Campanile (AmoSenigallia) sul tendone che sarà allestito difronte al laboratorio analisi dell’Ospedale
"Solo di una toppa, meglio di niente sicuramente: sarebbe però un errore madornale lasciar perdere la sostanza vera del problema"
E’ notizia di questi giorni che difronte al laboratorio analisi dell’Ospedale di Senigallia sarà allestito un tendone per dare riparo dalle intemperie alle persone in attesa. Va subito detto che si tratta di una bella notizia (efficace nelle pochissime giornate di pioggia) ma “Amo Senigallia” pensa che si tratti solo di una toppa, meglio di niente sicuramente, ma sarebbe un errore madornale lasciar perdere la sostanza vera del problema.
Le file all’aria aperta ci sono difronte al laboratorio analisi dell’Ospedale ma anche davanti ai due laboratori privati. Quindi il servizio pubblico non è peggiore di quello privato pur rimanendo censurabile. Bisogna dire allora, chiaro e forte, che il problema vero ha una soluzione più articolata che riguarda diversi aspetti.
Per prima cosa è totalmente inadeguata la struttura, un vero e proprio “buco” nella parte destinata ai cittadini e perfino con barrire importanti per accedere. In tempi normali la sala di attesa si presentava più come un pollaio che come un ambulatorio sanitario. Come è stato fatto pochi anni fa per il Centro Trasfusionale (che aveva una sede largamente inappropriata), occorre trovare una sede adeguata per dimensioni e lay-out considerando il flusso delle persone e la dignità delle stesse. Esiste, ma è inutilizzabile, una sedia montacarichi per i disabili che la dice lunga sulla sensibilità, anzi, sul rispetto verso i cittadini.
Poi c’è il problema del personale, compreso quello amministrativo che non è assistito da un adeguato supporto informativo (perché dover inserire a mano dati che sono già presenti in una prescrizione digitale?). Circa quaranta prelievi giornalieri (in tempo di covid ) e 60 in condizioni normali possono e debbono essere aumentati per restituire all’Ospedale pubblico la sua centralità sociale.
C’è infine l’aspetto organizzativo che, oggi come oggi, non ha un responsabile chiaro, con qualifiche adeguate e ruolo riconosciuto. Situazione che, speriamo, possa essere risolta a breve a seguito del concorso effettuato. Infine c’è prenotazione anonima quando tutto è predisposto per il tracciamento delle richieste, che permette di non presentarsi senza nessuna conseguenza o addirittura presentarsi senza prenotazione urgente creando confusione e disordine.
Ecco perché il Gruppo Consiliare di “Amo Senigallia” ha proposto una interpellanza scritta al Sindaco e all’Assessore alla Persona per affrontare i veri problemi del laboratorio analisi con la consapevolezza del ruolo del Sindaco, della Regione, del Dirigente Amministrativo dell’Ospedale di Senigallia.
Gennaro Campanile
Capogruppo AmoSenigallia
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