Uno sguardo esperto su caso Regeni e Covid Hospital: intervista a Pierfrancesco Curzi
Il giornalista marchigiano racconta il suo lavoro su tematiche d'attualità - VIDEO
La redazione di Senigallia Notizie, ha virtualmente ospitato il giornalista Pierfrancesco Curzi, richiedendo il suo esperto punto di vista riguardo ad alcune tematiche centrali del panorama attuale.
Il giornalista marchigiano, Pierfrancesco Curzi, una brillante carriera trascorsa collaborando con numerose testate giornalistiche, tra cui il Resto del Carlino e il Fatto Quotidiano, grande viaggiatore e reporter, ha concentrato gran parte del suo lavoro nel testimoniare realtà e dinamiche controverse dell’Europa orientale.
A tal proposito, una delle vicende da lui seguite è il caso di Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso in Egitto nel 2016. Un caso problematico e irrisolto, che vede lo Stato italiano e quello egiziano collidere nella lunga vicenda giudiziaria per la ricerca della verità sulla morte di Regeni.
La redazione di Senigallia Notizie, ha dunque voluto chiedere al giornalista, la sua opinione riguardo al corso e l’ipotetica sorte di queste indagini, risultate estremamente complesse data la scarsa collaborazione del governo egiziano. Il parere di Pierfrancesco Curzi si distacca dall’attuale clima ottimistico che si respira intorno alla vicenda, ricordando che “non esiste un accordo internazionale fra Italia e Egitto, che consenta di sviluppare indagini autonome… senza l’ok della giustizia egiziana non si può arrivare a nulla”.
Alla luce di ciò, l’ipotesi di un’imminente risoluzione del caso Regeni, rimane per lui un’ipotesi ancora ben lontana, sottolineando che “se c’era davvero l’intenzione, da parte delle autorità egiziane, di togliere questo velo, che copre la verità su quello che è successo… lo si sarebbe già fatto”.
Una vicenda tortuosa, che nasconde interessi e dinamiche che hanno un peso ben maggiore rispetto a quello che fin ora è emerso da parte del governo egiziano; come spiega il giornalista Curzi, difficilmente il Presidente e gli apparati egiziani andranno contro il loro stesso esercito e i servizi segreti.
La redazione ha voluto affrontare un altro tema attuale, per cercare di poter avere una generica prospettiva del lavoro e del parere del giornalista Pierfrancesco Curzi: l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Il giornalista infatti, ha di recente condotto delle ricerche riguardanti il Covid Hospital di Civitanova Marche, riaperto da poco a causa della seconda ondata di contagi che sta interessando l’Italia e il Mondo intero. L’esperienza in prima persona sul campo, che Curzi è riuscito a portare avanti, con non poche difficoltà, ha prodotto una concreta testimonianza sull’attuale condizione sanitaria marchigiana.
Una delle principali problematiche, con la quale la struttura del maceratese ha da subito dovuto fare i conti è la mancanza di personale: una questione che, in questo momento, condivide con tante realtà italiane. Questa carenza d’organico è una condizione che rende vacillanti le potenzialità della struttura, in primo luogo perché il reparto di terapia intensiva è già al completo.
Curzi, illustrando le varie aree del Covid Hospital, da lui visitate, ha spiegato che la struttura potrebbe ospitare altri pazienti, ma fino a quando non verrà integrato altro personale, soprattutto anestesisti e infermieri, non saranno in grado di gestire nuove emergenze.
Il quadro generale mostra così, una valida struttura, per la quale sono state investe ingenti somme di denaro, che rischia però di non riuscire a sfruttare a pieno il suo potenziale a causa della significativa mancanza di personale sanitario.
Non è un giornalista da poltrona.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!