“Programmare in un contesto simile è sempre più difficile”
Meggiorin (Vigor Senigallia): "speravo che almeno l'Eccellenza riuscisse a proseguire"
Inevitabile dispiacere anche nell’ambiente della Vigor Senigallia per il forzato stop del campionato di Eccellenza in seguito all’aggravarsi della pandemia di Coronavirus anche nella nostra regione.
Non si potrà giocare almeno fino al 24 novembre, termine ultimo di validità dell’ultimo DPCM del presidente del Consiglio Conte.
Proprio domenica 25 ottobre il pubblico era tornato al Bianchelli – numeroso (600 presenze) ma ben distanziato (il Bianchelli tiene ben 5.000 spettatori) – per la partita contro il Grottammare.
“C’era la speranza che almeno il torneo di Eccellenza potesse andare avanti – ammette l’amministratore delegato della Vigor Luca Meggiorin – Come società abbiamo fatto tutto quello che potevamo, con grande attenzione ai protocolli anti-covid e all’accesso in totale sicurezza del pubblico.
E’ un momento grigio per il Paese e il calcio avrebbe potuto essere un modo per distrarsi all’aperto come dimostrano le tante persone che domenica si sono recate allo stadio.
Dal punto di vista organizzativo nello sport la programmazione è tutto e programmare in un frangente del genere non è proprio possibile”.
Non resta che sperare che la situazione sanitaria permetta a fine novembre la ripartenza: per ora proseguono soltanto serie A, B e C (professionistiche) e la serie D, che, pur dilettantistica come l’Eccellenza, a differenza di quest’ultima è un campionato nazionale: ma è servito un referendum tra le 166 partecipanti per decidere a maggioranza (larga), martedì 27 ottobre, di andare avanti.
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