Dopo l’insediamento, Massimo Bello al lavoro per affari organizzativi della Presidenza
Il discorso del neo eletto Presidente del Consiglio Comunale, che poi si fa ritrarre nel suo nuovo ufficio in Municipio
“Primo giorno da Presidente del Consiglio Comunale della Città di Senigallia. Al lavoro per sbrigare affari organizzativi ed istituzionali della Presidenza.”
Con questo testo, Massimo Bello ha accompagnato, giovedì 22 ottobre, la pubblicazione di alcune foto sul suo profilo Facebook, in cui appare impegnato nel suo nuovo ufficio di presidenza, in Municipio.
Massimo Bello è stato eletto Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia durante la prima assise del nuovo Consiglio, lo scorso 21 ottobre.
Questo il testo del suo discorso di insediamento.
Colleghe e Colleghi Consiglieri. Signor sindaco, Signore e Signori Assessori,
mi rivolgo a quest’Aula, ringraziandoLa di avermi concesso, di avermi affidato, l’onore e l’onere di guidarla.
Un onore, perché tornare di nuovo in questa Assemblea, dopo 16 anni, mi fa tornare alla memoria quando, nel 1994, sedetti per la prima volta tra i banchi di questo Consiglio, cominciando quel lungo cammino istituzionale, amministrativo e politico, che mi aiutò ad apprendere, a formarmi, a conoscere, a studiare e a comprendere i meccanismi, la ritualità ed il funzionamento della pubblica amministrazione dell’istituzione Consiglio.
Ecco perché sento il dovere, in questa sede, di ringraziare tutti coloro che, in quegli anni, mi aiutarono a capire e a muovermi nella “rete” dell’Ente, quale Consigliere appena eletto.
Desidero ringraziarli tutti: Consiglieri, Assessori, Sindaci, ciascun dipendente, funzionario o dirigente di allora, da cui – al di là della propria appartenenza e delle proprie opinioni – ho appreso e imparato molto.
Un cammino che mi preparò poi ad affrontare anche l’incarico di Sindaco e di Presidente del Consiglio del vicino Comune di Ostra Vetere per due mandati e quello di Consigliere provinciale di Ancona per altrettanti due mandati.
Ritengo, altresì, un onere avermi affidato la Presidenza del Consiglio perché sono altrettanto consapevole delle responsabilità, istituzionali ed amministrative, che competono a questo Ufficio.
Dal 1994 il Consiglio di Senigallia ha la Presidenza del Consiglio, annoverando questo ufficio tra le norme fondamentali dello Statuto.
Tutto questo, allora, fu il frutto della prima vera riforma organica delle Autonomie Locali con la Legge 142 del 1990, che cambiò il volto degli organi di governo dei Comuni.
Dal 1990 la natura, le competenze, le funzioni ed il ruolo del Consiglio Comunale si è sempre più consolidato, addivenendo a ricoprire una veste giuridica fondamentale nella gestione degli Enti Locali, soprattutto per quel che attiene le funzioni di indirizzo e di controllo.
Ad oggi il nostro Ordinamento, in particolare il Testo Unico degli Enti Locali, ha disegnato un assetto istituzionale, che vede il Consiglio quale perno principale, attorno al quale ruota la variegata governance dell’Ente Locale.
In tutti questi anni, dal 1990 ad oggi, sono stato tra coloro che hanno avuto la fortuna di osservare da vicino l’autentica rivoluzione, che ha investito l’Ente Locale Comune, anche in termini costituzionali.
Per non parlare poi dell’Unione Europea, la quale, attraverso una serie di provvedimenti, ha permesso all’Ente Locale Comune di affermare ancor di più la propria identità, la propria ricchezza territoriale, la propria peculiarità istituzionale (Carta europea dell’Autonomia locale, firmata a Strasburgo il 15-10-1985 e recepita nel nostro Ordinamento con la Legge 439/1989).
E, da ultimo, come non poter accennare al Comitato delle Regioni e degli Enti Locali, previsto e disciplinato dai Trattati UE, che rappresenta, in ambito comunitario, la sede naturale dei governi locali e regionali, con il compito di collaborare, nell’architettura comunitaria, con il Parlamento europeo e con gli altri organi previsti dai trattati UE.
In tutto ciò, il Consiglio diviene il riferimento principale di una comunità locale perché ne è la sua fotografia, la sua espressione più diretta, proiettata anche in ambito europeo, e che la Legge, tra l’altro, lega direttamente al Sindaco. Ecco la straordinaria importanza di questo organo di governo: il Consiglio.
Questa Presidenza desidera essere la garante di tutti i Gruppi Consiliari costituiti e del Consigliere Straniero aggiunto. Ciò che dovrà animare questo Consiglio non sarà soltanto il sano, serio, leale e cosciente dibattito politico-istituzionale ed amministrativo sui provvedimenti di Sindaco e Giunta, ma dovrà diventare anche il motore propulsivo di iniziative proprie, cioè di quelle iniziative, che i Gruppi e ciascun consigliere vorranno portare all’attenzione di questa Assemblea.
Proposte ed iniziative pertinenti, serie, di crescita e di implementazione del nostro territorio e della nostra Comunità.
Questa Presidenza avrà la massima attenzione e la massima cura di qualsivoglia prerogativa e guarantigia consiliari, ma pretenderà anche il massimo rispetto e decoro nei confronti di questa Istituzione, di questa stessa Presidenza, della Giunta e del Sindaco, da parte di chiunque.
Perché quest’Aula rappresenta l’intera Comunità e tutta la Comunità esige e merita il massimo rispetto da parte di tutti noi, nessuno escluso.
Questa Presidenza presterà la massima collaborazione agli organi di governo della nostra Città, aprendosi ad ogni intimo aspetto della vita sociale, economica, formativa, associativa e politica del territorio e di tutte le istituzioni sovraordinate.
In questa domus istituzionale, che è il Consiglio, avranno cittadinanza le nostra Costituzione e i suoi valori fondanti, i Trattati UE ed il nostro Ordinamento giuridico e democratico. Lo “Stato di Diritto” sarà la guida di questa Presidenza e la guida di questo Consiglio.
Chiedo scusa a Voi tutti se mi sono dilungato oltre i limiti della Vostra pazienza, ma ho ritento e ritengo doveroso aprire questo mandato consiliare, che mi vede e mi vedrà presidente di questa Assemblea con il miglior auspicio possibile e cioè con l’augurio che questo Consiglio non deluda le aspettative che la Comunità ha riposto in esso con il voto.
Concludo soffermandomi sullo “Stato di Diritto” poc’anzi menzionato. Una locuzione dai tanti significati. Ve n’è uno, in particolare, che desidero citare e dedicare a quest’Aula: “lo Stato di diritto” nasce da un sogno, un sogno antico quanto il pensiero politico. Il sogno che a governare siano le Leggi e non gli uomini.
Come sempre, tutto questo è già scritto in Aristotele: “è preferibile, senza dubbio, che governi la Legge più che un qualunque cittadino e, secondo questo ragionamento, anche se è meglio che governino alcuni, costoro bisogna costituirli guardiani delle Leggi e subordinati alle Leggi”. (Politica, III, 16, 1287a)
Grazie ancora a tutti Voi, ai Consiglieri di maggioranza, che hanno proposto il mio nome, ai Consiglieri di minoranza, che rispetto e il cui ruolo conosco bene (per averlo esercitato tanti anni), agli Assessori e al Sindaco di questa Città.
Buon lavoro a tutti Voi.
Massimo Bello
Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia
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