“Tumulazioni Tombe Ipogee, le criticità sono sempre le stesse”
Interviene il Comitato
Abbiamo segnalazioni di caos nell’esecuzione di tumulazioni nel cimitero di Senigallia.
Infatti sono diversi giorni che l’obitorio del cimitero è pieno all’inverosimile con salme in attesa di tumulazione da tre giorni ed altre a bara aperta in attesa del funerale.
Dopo tutta la pantomina dell’amministrazione che facendo finta di andare incontro alle esigenze di 1500 proprietari di tombe ipogee nella sepoltura dei propri cari li ha invece penalizzati con linee guida capestro che incidono pesantemente sulle tasche dei cittadini interessati, stiamo ancora assistendo a queste scene sgradite.
Auto funebri posizionate all’interno dello spazio cimiteriale, accumulate in attesa di posizionare i defunti all’interno dell’obitorio già pieno e impossibilitato ad accogliere tutte le salme.
I familiari non potendo entrare sia per il numero delle bare che lo occupano quasi totalmente che per le misure di sicurezza da rispettare stazionano addirittura davanti alla porta d’ingresso .
Sembrerebbe che, alla faccia del covid19, la sanificazione e la disinfezione degli ambienti non sia prevista per l’obitorio del cimitero.
Chiediamo immediati chiarimenti agli uffici amministrativi preposti e, qualora fosse vero, una presa in carico immediata della sanificazione dell’obitorio per far sostare in sicurezza gli addetti alla tumulazione e i familiari dei deceduti.
Si potevano trovare soluzioni alternative e più consone per fronteggiare questi tristi momenti che ci vedono coinvolti anche da un punto di vista etico e religioso.
Il visitatore entrando al cimitero di Senigallia può notare alla sinistra della sede del custode del cimitero una tettoia con sotto quasi sempre parcheggiata e poco utilizzata l’auto funebre comunale.
Ci chiediamo perché anziché far sostare in ordine sparso quelle private all’interno del cimitero non si sia pensato di fare di quella tettoia un ricovero per le bare in attesa di tumulazione.
La tettoia, diventata riparo per l’autofunebre comunale e senz’altro non a norma in quanto priva di autorizzazione sanitaria e inadatta a tale scopo, già costata diversi migliaia di euro potrebbe essere utilizzata con una chiusura a pannelli come ricovero per le bare in attesa di tumulazione lasciando così più spazio all’interno dell’obitorio.
Ma è tutta l’organizzazione che è difettosa.
Le tumulazioni sono affidate ad una ditta alla quale il contratto è stato rinnovato ma che dovrebbe provvedere alle sepolture con diverse squadre formate da quattro addetti ciascuna per consentire tumulazioni in contemporanea nei tre cimiteri comunali.
Invece quando va bene sono tre ed ecco perché le tumulazioni vanno alla lunga e c’è la fila delle auto funebri che attendono il loro turno per seppellire la bara che hanno in carico.
Se devono essere 4 gli addetti della ditta l’amministrazione faccia rispettare questi accordi perché ogni tumulazione ha un costo e deve essere fatta nei tempo dovuti.
Le salme vengono tumulate solo al mattino escluso il sabato, nel pomeriggio si tumula solo nei giorni di martedì e giovedì. Prima si seppelliva tutti i giorni tranne sabato pomeriggio e la domenica.
Le tumulazioni pertanto, dal venerdì alle 11,30 riprendono il lunedì con notevole disagio per i familiari , lunghe attese e sovraffollamento dell’obitorio comunale-
Che ci sia difficoltà della ditta nel reperire operai? Non lo sappiamo ma la ditta deve rispettare gli accordi e se il sabato non è escluso dalla tumulazioni perché l’amministrazione penalizza allora i suoi cittadini? E le autorità addette ai controlli (N.A.S., Ispettori Sanitari) dove sono?
Da
Comitato Tombe Ipogee
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