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“Perchè centri diurni non possono sospendere servizi a disabili in momento emergenziale?”

Il Comitato Cittadino Difesa Ospedale di Senigallia inoltra la segnalazione di una famiglia

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Riceviamo da una famiglia:
“Perchè i centri diurni non possono sospendere i servizi ai disabili in questo momento emergenziale?
La Regione Marche ha emanato “Misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica a COVID-19”.

Giusta iniziativa peccato questa la nota ha inserito misure discriminatorie.
Ci sono secondo noi i figli e i figliastri.
Come sempre questi ultimi sono i disabili o i diversamente abili o anziani non autosufficienti come vogliamo chiamarli ora, salvo essere chiamati dai partiti cittadini durante le elezioni.

La nota, al punto 1.4 della lettera a), riporta: “Non possono essere ricomprese nella sospensione, le attività di sostegno, supporto e riabilitazione alla persone anziane e diversamente abili (es. servizi semiresidenziali e centri diurni) e attività di accoglienza per persone in situazione di fragilità sociale (es: centri di pronta accoglienza)”.

Pertanto si obbligano i centri diurni a rimanere aperti e i disabili a frequentarli.
Ma scherziamo? E’ inammissibile che un centro diurno per disabili rimanga aperto in una situazione di emergenza come questa.

I disabili inseriti, oltre a sostare sul posto senza attività esterne e stare assieme in gruppo essendo il rapporto con gli educatori quasi per tutti 1/4, sono cittadini fragili che purtroppo hanno anche altre patologie oltre a quelle date loro da madre natura.

Le cure mediche a cui sono sottoposti abbassano le loro difese immunitarie e per questo sono soggetti più di altri a prendere mali e malanni. Inoltre possono portare come tutti il contagio ma anche essere infettati a loro volta dagli operatori e ritrasmetterlo.
Figuriamoci se prendessero il COVID-19! Chi si prenderebbe la responsabilità dell’accaduto?

Se è vero che il documento Regionale ricalca un decreto del Ministero non è altrettanto sostenibile che non sia stato contestato da Ceriscioli nel merito, che invece se ne è appropriato.

Pensavamo che il Sindaco Mangialardi, dice lui molto attento alle fragilità ma su questo avremmo molto da dire, prendesse in mano la situazione e visto che lui si dice decisionista sanasse così questa situazione, quanto meno critica per non dire pericolosa per i nostri ragazzi.

E che l’Assessore Girolametti, sotto la cui responsabilità afferiscono i centri diurni, avesse preso qualche iniziativa in proposito ma niente, sembra che non si sia visto nei paraggi o che gli sia sfuggito il problema.

Si sa, tutti sono sicuri che la campagna elettorale si svolgerà i prossimi mesi nonostante il Coronavirus e pertanto sono in altre faccende affaccendati. Ma questo non li giustifica, anzi.

Va salvaguardata la salute degli operatori/educatori i quali debbono essere tutelati per tutelare a loro volta questi eterni ragazzi, delicati e di salute cagionevole.”

Il Comitato chiede quindi la chiusura per un periodo congruo dei centri diurni per disabili e una compensazione oraria di assistenza domiciliare alle famiglie che necessitano di servizi e assistenza sanitaria (tamponi per la verifica del Covid-19) a salvaguardia degli educatori e degli assistiti.
Infine chiediamo alla Cooperativa che gestisce i servizi di prendere in mano la situazione e inoltrare questa proposta all’Amministrazione.

da Comitato Cittadino Difesa Ospedale Senigallia

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