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Il Corinaldesi ha incontrato Marco Bartoletti

L'imprenditore con gli studenti nella scuola di Senigallia

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Marco Bartoletti

Un giorno come tanti altri, in un’aula magna gremita da studenti del 4 e 5 anno per un incontro nell’ambito delle attività di PCTO, oggi chiamate “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento” si trasforma in un GIORNO SPECIALE.


Sì, speciale, perché a catturare l’attenzione di tutti questi giovani che si affacceranno a breve nel mondo del lavoro è un imprenditore, Marco Bartoletti della BB Holding srl, che ha fatto dell’etica il suo punto di forza.

E, come ha tenuto a sottolineare fin dalle prime battute introduttive, l’etica che intende lui non è quella delle belle certificazioni secondo standard internazionali, che si appongono spesso come medaglie sulla carta intestata aziendale, pagate profumatamente per attestare quanto in realtà è un obbligo di legge… Contratti regolari, no al lavoro nero, supply chain controllata…

No, l’etica come la intende lui, è un’etica che anche il più illuminato degli imprenditori stenterebbe a credere possa funzionare davvero… Eppure Bartoletti sta dimostrando al mondo che anche assumendo personale diversamente abile, o ammalato e sotto terapia chemio o autistico la sua azienda cresce e prospera, e fa profitto. Emozionante il video proiettato in cui viene intervistato uno dei collaboratori della azienda che fa ben comprendere cosa significa per un ragazzo disabile avere un lavoro vero, remunerato e che lo rende fiero di appartenere e contribuire alla realtà produttiva del suo territorio.

Se poi guardiamo al settore del businnes della azienda, si rimane ulteriormente colpiti, perché persone con difficoltà, problemi di salute, menomazioni fisiche o disagi psichici riescono a produrre oggetti e accessori metallici per il roboante mondo della moda di lusso.

Marchi di primaria importanza hanno affidato la produzione di tutti i dettagli metallici che spesso danno la connotazione distintiva all’oggetto di lusso, perfetto per antonomasia, ad una azienda dove lavorano persone con gravi problematiche, che nella vita hanno dovuto combattere contro la malattia, la discriminazione, la disabilità. E tutto ciò, come ha sottolineato Bartoletti, partendo dal concetto, mai scontato, che ciascuno di noi è unico e ha la possibilità di contribuire con il proprio lavoro all’economia, trovando il proprio posto nella società. In un ‘epoca in cui la perfezione è alla base di tutto e chi non è sano sembra non esistere per l’economia, Bartoletti ha dimostrato che basta pensare in modo rivoluzionario alle persone non come alla loro malattia, ma alle capacità che ciascuno può sviluppare e mettere in gioco, per dare valore e trovare nel lavoro la dignità. Sì, perché questo è il grande messaggio che ha dato il nostro ospite: il lavoro dà dignità alle persone, non un lavoro fittizio, tanto per allocare il disabile, ma un lavoro vero, con turni, certo adattati eventualmente alla situazione del singolo. E il lavoro, veramente, nobilita l’uomo, gli dà la dignità che ciascuno merita.

Qualche domanda prima di lasciare la platea attenta e ammutolita davanti al coraggio di quest’uomo, che è partito dal nulla 20 anni fa con due collaboratori, scommettendo sulle persone e sulla sua voglia di fare, e che oggi ha 250 dipendenti diretti e altri addetti nell’indotto, ha riguardato il percorso di studi. Bartoletti ha sollecitato i ragazzi a studiare e formarsi quando è il momento giusto, perché lui ha dovuto recuperare successivamente il tempo perduto in gioventù, quando a volte non si dà il giusto valore alle cose che contano, come l’istruzione.
Bartoletti, rivolgendosi in chiusura a tutti coloro che in futuro diventeranno imprenditori, con l’esperienza testimoniata, ha sollecitato ad avere un atteggiamento umano verso coloro che sono stati provati dalla vita e lascia a tutti noi un esempio luminoso di quello che tutti coloro che si occupano di impresa, in un’epoca di delocalizzazioni selvagge e di ricerca spasmodica del profitto, dovrebbero mettere in pratica per il bene della società oltre che dell’economia del nostro Paese.

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