Oculistica ospedale di Senigallia, i dati
Aumentati gli interventi rispetto al 2016
Negli ultimi anni abbiamo assistito a notevoli cambiamenti della nostra sanità marchigiana.
Da una rete ospedaliera capillare, si è imposta la necessità di una razionalizzazione dell’offerta che migliorasse la qualità e contenesse la spesa sanitaria. La realizzazione di un modello a rete è stata la risposta che ha interessato anche l’Oculistica dell’Area Vasta 2.
Le attrezzature diagnostiche e terapeutiche vengono così distribuite nei diversi ospedali a seconda delle attività e dei campi di specializzazione dei componenti le varie équipe professionali.
Questa nuova organizzazione non ha comportato una diminuzione delle attività, in quanto viene assicurata l’assistenza base per le procedure diagnostiche e chirurgiche più comuni su tutte le sedi.
Sono infatti presenti équipe in tutti i presidi ospedalieri di Senigallia, Jesi e Fabriano. In particolare, poi, a Fabriano, sede dell’Unità Operativa Complessa, è stata sviluppata la chirurgia per la cura di malattie della retina e del segmento anteriore quali la cornea, in sinergia alla Banca degli Occhi, promossa dal compianto Dr. Forlini.
Nella sede di Fabriano vengono effettuate sia le attività chirurgiche che richiedono ricovero ospedaliero sia le attività ambulatoriali, in particolare: operazioni sui pazienti che necessitano di trapianto corneale; applicazione e verifica delle tecniche di trapianto più moderne formulando protocolli operativi, previa discussione con gli operatori regionali e, più in generale, con la comunità scientifica; collaborazione continua con la Banca degli Occhi delle Marche per ottimizzare i prelievi ed i trapianti; operazioni sui pazienti con malattie retiniche come distacco di retina, vitrectomie per problemi retinici conseguenti a malattie vascolari quali diabete e occlusioni venose; interventi su pazienti glaucomatosi in caso di interventi più complessi; interventi di cataratta.
Nelle strutture di Senigallia e di Jesi vengono effettuati interventi di chirurgia quali: interventi di cataratta; iniezioni intravitreali per le malattie retiniche; interventi di glaucoma. Vengono eseguite di routine le visite oculistiche, le laserterapie sui diabetici e le fluorangiografie retiniche in tutti gli ospedali.
Questo nuovo modello, grazie all’impegno del personale medico e paramedico, ha aumentato l’offerta e, per chiarire, si forniscono i seguenti dati:
Senigallia: nel 2016 venivano effettuati 1.450 interventi (950 interventi di cataratta, 450 iniezioni intravitreali e 50 altri interventi tra cui interventi di glaucoma); nel 2019 n.1856 interventi di cui la metà interventi di cataratta e glaucoma e l’altra metà iniezioni intravitreali.
Jesi: nel 2016 sono stati effettuati 534 interventi (interventi di cataratta e iniezioni intravitreali); nel 2019 numero 691 (e, quindi, 157 in più).
Fabriano: nel 2016 n. 1000 interventi totali effettuati (740 di cataratta, 120 interventi di retina, 30 interventi di glaucoma, 30 trapianti corneali, 100 iniezioni intravitreali e 80 interventi minori); nel 2019, un totale di 1.369 interventi, di cui ambulatoriali (cataratte e iniezioni intravitreali) sono stati 1081. Gli interventi chirurgici più importanti (distacchi di retina, trapianti e glaucomi) sono stati 288.
Circa 300 interventi in più nell’ultimo anno.
Dr. Stefano Lippera
Direttore UOC Oculistica AV2
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