Che fine ha fatto la nostra attenzione?
Un workshop ci insegna come riappropriarci di una risorsa inestimabile e minacciata costantemente: la nostra attenzione
“Tutti sanno cos’è l’attenzione” scrisse William James, uno dei padri fondatori della psicologia, più di un secolo fa. Eppure non tutti sanno come fare a mantenerla, a dirigerla verso gli obbiettivi che contano, ad evitare di disperderla nella miriade di distrazioni che il nostro presente ci offre o più subdolamente ci impone.
Sotto il peso – che è cognitivo e morale insieme – di queste distrazioni molti di noi provano un disagio sempre maggiore e che si manifesta in un numero sempre più elevato di ambiti del quotidiano: riusciamo a finire di leggere un articolo, un libro, o persino un film in TV senza sentire l’urgenza di controllare il telefono? Riusciamo a gestire i tanti impegni della vita – il lavoro, la famiglia, i figli, le nostre passioni – senza perdere il controllo, senza sentirci sopraffatti?
Questo giovedì, 13 febbraio, l’edizione #0 di Breach Festival si apre, alle ore 21.00 presso lo Spazio Autogestito Arvultùra, con un laboratorio aperto al pubblico su come prendersi cura della nostra attenzione, individuale e collettiva.
Il workshop, curato da eFFe, docente universitario, traduttore e curatore di Scansatevi dalla luce. Libertà e resistenza nel digitale (effequ 2019) e attention coach, introdurrà il pubblico ai meccanismi dell’economia dell’attenzione, mostrerà le conseguenze che le distrazioni generate dall’ecosistema dei media e dalle tecnologie digitali producono su ciascuno di noi singolarmente e sulla collettività intera, e infine proverà a identificare un percorso pratico per la liberazione della nostra attenzione. Non si tratta, tuttavia, dell’ennesima riproposizione delle pratiche della mindfulness né di un laboratorio ispirato a suggestioni spirituali; il workshop ha un taglio prettamente politico, perché parte dal presupposto che curare l’attenzione di ciascuno significa rendere più scorrevole e funzionale la trama delle relazioni sociali, diminuire la conflittualità, rimpossessarci della nostra capacità di decidere cosa vogliamo come individui e come gruppo.
Al workshop sarà associata una performance visuale e grafica dell’artista Giacomo Giovannetti.
Per maggiori informazioni:
barricatedicarta.noblogs.org/
www.facebook.com/events/191897231954516
libriarvultura@gmail.com
pintarelli.flavio@gmail.com
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