Comitato Difesa Ospedale Senigallia, riflessioni pre-elettorali
"Non possiamo esimerci dal fare alcune valutazioni"
Di fronte al declassamento in atto nel nostro Ospedale che il nostro Primo cittadino in questi 5 anni ha sempre negato, e vi sono una infinità di atti, video e interviste che lo confermano, e al grande interessamento da alcuni mesi a questa parte alla vita politica locale e Regionale non possiamo esimerci dal fare anche noi una valutazione in vista delle elezioni di maggio 2020.
Il Partito Dominante senigalliese non ha permesso una regolare sfida, le primarie, tra candidati concorrenti tant’è che gli juniores del partito (i giovani) sono stati silenziati e i seniores (gli esperti !?!?) vedi Campanile si sono allontanati per candidarsi sotto altra forma, ma con la stessa sostanza, ovvero andare a rimpinguare le fila del Partito Dominante in caso di ballottaggio.
Tutto questo non sarà certamente “Gratis et amore Dei”, ma sarà oggetto di contrattazione al momento opportuno.
Un articolo di un altro consigliere dimessosi, la defezione sarebbe continuata qualora le elezioni si fossero tenute più in là, ha detto testualmente “ Valgono solo le idee di alcuni che intorno al caminetto decidono le sorti della comunità senigalliese…..omissis….le regole non possono mutare all’ultimo minuto di gioco per favorire solo alcuni….omissis….è inaccettabile che un sindaco sostenuto lealmente si asceso in campo per un solo candidato”, e qui si capisce chiaramente chi sia.
Quindi il Sindaco indica un candidato quale suo sostituto, non permette le primarie per Senigallia, ma una raccolta firme si, come avessero lo stesso valore, mentre le chiede per la Presidenza Regionale a sostegno di Ceriscioli che sembra essere molto in difficoltà per la riconferma.
Questo per dire che cambiano le regole a seconda la musica che si suona.
Per sapere a chi giova questo cambiamento di rotta ognuno faccia le proprie valutazioni.
Siano arrivati a queste valutazioni per evidenziare l’indifferenza del nostro primo cittadino per i problemi della sanità pubblica rispetto all’interessamento che ha invece per le elezioni regionali del 2020.
Sembra quasi che rimandi le soluzioni sanitarie al prossimo sindaco senza sapere che però è lo stesso che in Regione, nonostante i 4100 voti riportati dai senigalliesi, non ha combattuto affatto per salvaguardare l’Ospedale di Senigallia.
Questo il risultato ad oggi per il nostro Ospedale: 8 U.OC. senza Primario, l’Utic di Cardiologia ridotta a Percorso Riabilitativo Cardiologico e 3 U.O.C. in standby per la nomina dei Primari che chissà se arriveranno.
Come mai entrambi non sono scesi in campo al pari dei Sindaci di Jesi e Fabriano e dei politici del luogo per le loro comunità con il coltello tra i denti ma hanno obbedito pedissequamente al progetto Regionale di Ceriscioli che ha favorito alcune realtà penalizzandone altre tra cui Senigallia?
Di fronte a queste discriminazioni e queste differenti considerazioni tra la politica e la sanità non abbiamo potuto esimerci dal fare questa valutazione che certamente ricorderemo durante tutta la campagna elettorale perché le promesse fatte ma non mantenute non abbiano più consenso tra i cittadini.
Da
Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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