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Ecco il nuovo ponte sul Cesano che collegherà Senigallia e Marotta

Percorso pedonale e ciclabile di 196 metri, ad aprile il progetto esecutivo-FOTO

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German Plast - Progettazione costruzione stampi plastica - Camerano (AN)
Ponte ciclopedonale Cesano

Avrà una lunghezza di 196 metri, una larghezza di 5, per permettere il passaggio pedonale, ciclabile ed, eventualmente, dei mezzi di soccorso.

Verrà realizzato lungo il tracciato della ciclovia Adriatica, tra la ciclabile esistente di Marotta (a 3,6 km dalla stazione) e quella in progettazione a Senigallia (dallo scalo ferroviario disterà 5,5 km), a cavallo delle province di Ancona e Pesaro e Urbino.

Risulterà totalmente finanziato dalla Regione Marche, con 2 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione.

Ponte ciclopedonale CesanoÈ il ponte ciclopedonabile sul Cesano, il cui progetto è stato presentato, oggi, dal presidente Luca Ceriscioli (presso il Comune di Mondolfo) alla stampa e alle autorità del territorio.

“Rappresenta un tassello importante, in un quadro di piste ciclabili che coinvolge tutta la regione – ha rimarcato il presidente – Un grande progetto di mobilità sostenibile che guarda, con attenzione, a queste infrastrutture per l’ambiente, la qualità della vita e il turismo. Sappiamo come il cluster della bicicletta sia uno fra i più importanti e crescenti nel mondo. Le Marche hanno tutte le caratteristiche per catturarlo: paesaggi, spiagge, colline e montagna, luoghi di interesse straordinario lungo i percorsi, una qualità dell’ambiente che accoglie al meglio chi va in bicicletta”.

Ceriscioli ha quindi anticipato che la Regione “curerà campagne di comunicazione, formazione di figure specializzate, risorse per bike hotel. Perché la bici è un mezzo che ti consente di guardare immediatamente al futuro. Rappresenta una grande opportunità che vogliamo cogliere fino in fondo”.

Ponte ciclopedonale CesanoLa mobilità sostenibile, è stato poi sottolineato, si sviluppa anche in treno.

“Abbiamo voluto collegare le due modalità – ha detto Ceriscioli – Essendo le ciclovie già finanziate al 50 per cento, possiamo immaginare che, nell’arco dei prossimi cinque anni, potranno essere completate, dando alle Marche un’identità fortissima come regione sostenibile da percorrere sulla bicicletta”. Il sindaco di Mondolfo, Nicola Barbieri, ha sottolineato come il ponte colleghi “non solo due città, ma due province. Un sogno che presto diverrà realtà. Un investimento lungimirante: con la ciclovia cambieremo il modo di pensare dei marchigiani. È un’infrastruttura che unisce le persone e le comunità, integrando anche le reti ciclabili realizzate”.

Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha evidenziato come il ponte rappresenti “un tassello dentro un progetto organico più grande, quello della sostenibilità, con le Marche protagoniste. La bicicletta non rappresenta una mobilità alternativa, ma costituirà il modello vincente del prossimo futuro”.

L’assessore alla Qualità urbana del Comune di Fano, Fabiola Tonelli, ha rilevato “il lavoro immenso, politico e tecnico, dietro alla programmazione delle ciclovie.

Ponte ciclopedonale CesanoUn lavoro non scontato, che rappresenta il futuro di questa regione”. Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini, ha sostenuto che “grazie al progetto regionale, recuperiamo il gap infrastrutturale accumulato con Paesi più strutturati, come la Germania, attuando un intervento sostanziale efficacemente inserito all’interno del contesto marchigiano”.

Luigi Minardi, vicepresidente del Consiglio regionale, ha detto che “le Marche hanno fatto passi da gigante nel turismo e nell’ambiente. Stanno sviluppando una progettualità corretta, frutto di una visione e di investimenti che vanno nella direzione di una crescita qualitativa elevata”.

Il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano è un’infrastruttura della Ciclovia Adriatica, che si svilupperà per una lunghezza di 1.127 km lungo la fascia costiera, coinvolgendo 99 comuni, 17 province e sei regioni, con le Marche capofila. L’opera avrà un costo di 250 milioni, di cui 16 già assegnati dal ministero Infrastrutture. La nostra regione sarà attraversata per intero (297 km). A oggi 166 km sono stati finanziati e ultimati o in corso di realizzazione. Da finanziare rimangono 131 km.

Negli ultimi anni i finanziamenti regionali hanno raggiunto i 14,1 milioni: per completare l’Adriatica ne occorrono altri 53. Il progetto prevede cinque ponti ciclo pedonabili, tra cui il Cesano. Uno, quello sul fiume Aso, è già stato realizzato, con uno stanziamento regionale di 6,2 milioni.

Gli altri riguardano i fiumi Chienti (Civitanova Marche – Porto Sant’Elpidio), Ete Vivo (Fermo – Porto San Giorgio), Tronto (San Benedetto del Tronto – Martinsicuro). Per il Cesano esiste già il progetto di fattibilità tecnica ed economica.

Entro aprile 2020 verrà affidata la progettazione esecutiva. Sarà realizzato in carpenteria metallica, a tre campate: quella centrale con un arco inclinato di 15°, le laterali appoggiate sulla struttura portante, sorretta da piloni in cemento armato.

L’impostazione progettuale valorizza la bellezza della costruzione, la vista paesaggistica verso mare, creando un percorso d’effetto con uniformità dei fasci di luce. I corpi illuminanti al led saranno incassati e alimentati con linee all’interno degli elementi strutturali.

Commenti
Ci sono 4 commenti
leofax 2020-01-17 17:02:34
Il collegamento tra i due lungomari Mameli e Marconi come avverrà ? C'è sempre di mezzo il Misa!!
Leonardo Maria Conti
tamaratamara 2020-01-18 08:20:50
Spero ci sia un errore sulla descrizione della larghezza...di appena 5 metri! Se fosse vera, per un'opera che vuole considerarsi moderna tale misura sarebbe appena accettabile per i due sensi di marcia, senza ciclovia e senza marciapiedi per i pedoni. Inoltre mi permetto di dissentire sulla valenza turistica della ciclovia in quanto le Marche sono ricche di bellezze paesaggistiche: la ciclovia adriatica in questione costeggia la statale, che forse rappresenta una delle parti più brutte della regione.
Infine, anche se condivido le iniziative a favore della bicicletta, mi infastidisce non poco il trionfalismo nei confronti di questo mezzo. La bicicletta rispetto al camminare è del tutto innaturale ed è raccomandabile solo per preservare le articolazioni delle ginocchia per coloro che sono sovrappeso. L'uso di questo mezzo oltre a creare qualche problema alla prostata della popolazione maschile, non è affatto salutare per la schiena. In compenso questa politica a senso unico a favore della bicicletta, ha diseducato totalmente una buona parte dei ciclisti, che , abituati alla promiscuità con i pedoni ormai sfrecciano silenziosi e veloci facendo slalom pericolosi tra chi cammina a piedi...e questo persino nel corso. Se non fosse per l'inquinamento delle volte ho nostalgia del traffico automobilistico nel centro storico, molto più disciplinato e avvertibile (per il rombo del motore) di quanto non lo sia quello dei ciclisti.
favi umberto 2020-01-18 09:06:46
E' evidente, l'attraversamento del Misa evverra a piedi con la bici in spalla attraversando quella duna che il fiume ed il amre hanno cretao alla foce poi da li si riprende il lungomare..... Ci sono solo alcuni gradini per scendere nell'alveo e risalire sulla banchina ma sarà facile i ciclisti non si spaventano....
henry
henry 2020-01-18 10:24:44
Con strade da terzo mondo, ponti che crollano, gallerie che perdono pezzi, viadotti chiusi, ponti chiusi e strade con frane, voi spendete soldi per fare un ponte dove far passare biciclette ? Ma andatevene tutti aff !!!
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