Senigallia, centri massaggi a luci rosse: quattro condanne
Ad essere condannati a poco meno di 6 anni di reclusione complessivi una 48enne italiana e tre cittadini cinesi
Avevano trasformato due centri massaggi in poli del sesso a pagamento. A finire alla sbarra, con l’accusa di aver favorito o sfruttato a vario titolo la prostituzione di almeno cinque ragazze cinesi che operavano nei due diversi centri tra via Goldoni e via Sanzio, una siciliana di 48 anni e tre cittadini cinesi.
La sentenza è arrivata nella giornata del 15 gennaio: quattro condanne per poco meno di 6 anni di reclusione complessivi. Il sequestro dei locali risale al marzo 2015 a seguito del blitz eseguito dagli agenti del Commissariato di Senigallia, coordinati dal pm Rosario Lionello, che aveva portato all’arresto di due cittadini cinesi ritenuti le menti del giro a luci rosse.
Le squillo sarebbero state costrette a vivere all’interno del luogo di lavoro e ad elargire ai proprietari dei rispettivi centri i guadagni delle attività a sfondo sessuale esguite.
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