Senigallia: “ecco come recuperare Palazzo Gherardi e Piazza Simoncelli a costo zero”
"Il progetto del Comune è assurdo e intempestivo: serve rimuovere chiusure mentali per averne uno serio e fattibile"
Pubblicavo nel 2008 un articolo dal titolo “Il ruolo di piazza Simoncelli” consultabile da internet e ancora attuale, oltre che precursore, da allora, di un idea di un recupero urbano che con la piazza coinvolgeva anche palazzo Gherardi.
Per realizzare un progetto serio e fattibile è però necessario rimuovere le tante chiusure mentali che, senza alternative da proporre, vedono l’esclusivo mantenimento del quadro esistente, impossibile da conservare senza una costosissima e impraticabile ristrutturazione vincolata a finanziamenti pubblici da ricercare e sempre più difficili da ottenere e con il rischio, tutt’altro che trascurabile che, a forza di rimandare l’intervento possa succedere che qualche passante venga travolto dall’ennesima caduta di un cornicione.
L’idea alternativa è di sviluppare un progetto di finanza sostenibile che per palazzo Gherardi prevede la demolizione con ricostruzione fedele della facciata con il porticato, la sopraelevazione di un piano (esistente prima del terremoto), l’eliminazione di 4 arcate e una estensione con un nuovo edificio in continuità e affinità filolologica con il porticato ruotato di circa 90 gradi con il fronte principale affacciato e parallelo al lato lungo di piazza Simoncelli.
In questo modo si ottiene un importante incremento volumetrico che giustifica la fattibilità dell’intervento, stimando nel 33% circa la totale superficie attuale esistente da restituire al comune e agli altri attuali proprietari. Nonostante la contropartita sia impegnativa non si dovrebbe trovare difficoltà a reperire un investitore considerata anche la posizione prestigiosa. Per l’amministrazione viene inoltre salvaguardato l’uso dei suoi nuovi spazi rigenerati compatibile con le volontà del lascito del palazzo.
Dagli oneri di urbanizzazione si reperiranno le risorse per realizzare una piazza Simoncelli rinnovata radicalmente con tre nuovi fronti originali che vi prospettano, rimanendo inalterato solo quello di via Marzi e parzialmente anche quello di via dei Commercianti, dove l’affaccio in piazza si riduce a un singolo palazzo, normalizzando un profilo fortemente discontinuo, mentre nuovi si presentano l’altro lato lungo con il porticato e il quarto e ultimo lato corto che si apre totalmente al fiume delimitando assieme una nuova piazza, meno dispersiva, ristretta e allungata, simile, ma ancora più grande e bella allo straordinario salotto urbano di via Carducci e che rappresenta un segmento, parte integrante di un percorso straordinario che parte da piazza Roma per diffondersi a ventaglio fino al porto, sorvolando il fiume per un breve tratto in asse su una originale passerella ciclopedonale che, dal suo inizio, offre un osservatorio diretto sul fiume e su uno scenario monumentale irripetibile dove ulteriormente si potrà realizzare un suggestivo lungofiume che non avrà eguali in Italia.
In questa illustrazione si ravvede anche la mia contrarietà al restyling programmato per l’inizio del nuovo anno di piazza Simoncelli e non per partito preso o per motivazioni estetiche ma perché rappresenta un intervento assurdo e intempestivo con un ingiustificato sperpero di denaro, quando a costo zero si può recuperare meglio la piazza e palazzo Gherardi e non resta che sperare in un dignitoso e sensato ripensamento dell’amministrazione.
Per meglio comprendere la proposta si allega una pianta dell’idea intervento.
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