Al San Rocco il 6 dicembre un incontro sul primo omicidio delle BR
Presentazione in anteprima nazionale del fumetto ‘Brigate rosso sangue’
“Brigate Rosso Sangue. Mazzola e Girallucci, il primo omicidio delle BR”. E’ questo il titolo del fumetto che a Senigallia domani, venerdì 6 dicembre, alle ore 21,15 all’Auditorium San Rocco, la casa editrice ‘Ferrogallico’ presenterà al vasto pubblico, e al quale partecipa anche Fratelli d’Italia.
Un evento culturale, unico nel suo genere, promosso ed organizzato dall’editore, che vedrà la partecipazione dell’autore Fabio Ragno, del curatore di questo graphic-novel Mario Bartoluzzi, dello stesso editore Marco Carucci, del giornalista del Primato Nazionale Michele Iozzino e del Consigliere Massimo Bello, dirigente provinciale e regionale di Fratelli d’Italia.
Il #fenomeno delle #BR visto attraverso i racconti di un fumetto. Il primo omicidio e la lunga serie di #delitti, che hanno macchiato di sangue la #Repubblica. La storia di un’organizzazione #armata ed #eversiva, che si è posta come l’anti-Stato e che ha combattuto la democrazia! La #connivenza delle #BR con l’allora #PCI. Non soltanto questo al #Convegno di domani #venerdì 6 dicembre alle ore 21,15 a #Senigallia all’Auditorium San Rocco.
Quarantacinque anni fa, le Brigate Rosse uccisero a Padova per la prima volta, togliendo la vita ai missini Giuseppe Mazzola e Graziano Girallucci nella sede del Movimento Sociale Italiano in via Zabarella. E l’iniziativa dell’editore ‘Ferrogallico’ è stata proprio quella di dare alle stampe un fumetto, con dovizia di particolari incredibili, dedicato a quel barbaro omicidio. La sceneggiatura del fumetto, scritta magistralmente da Fabio Ragno, che in quel tragico 17 giugno 1974 trovò, fra i primi, i corpi senza vita di Mazzola e Girallucci, ha il valore di una testimonianza diretta, lucida e coinvolgente.
In quel 1974, il barbaro omicidio di Mazzola e Girallucci, perpetrato dalle Brigate Rosse, fondate e guidate, tra gli altri, da Renato Curcio, fu per la Destra un trauma, che segnò tutti i momenti successivi dell’esistenza di un’area politica, non solo a Padova, ma anche in Italia, soprattutto fra i movimenti giovanili del partito di Giorgio Almirante, il MSI. Il Fronte della Gioventù e il Fuan, che raggruppavano, militanti e simpatizzanti della Destra giovanile, pagarono un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane e di lutti familiari improvvisi, senza una ragione se non quella di appartenere ad un’area politica indesiderata, che non aveva il diritto di esistere e di esprimersi.
Oggi, i più giovani resteranno colpiti nel constatare che in Italia c’è stato un non breve periodo, nemmeno troppo lontano nel tempo, in cui si uccideva a sangue freddo per motivi squisitamente politici. Anni lontani, si dirà. Ma non è così. Lo ‘spirito assassino’, che pervase quell’epoca è ancora vivo e lo vediamo riaffiorare qua e là, un po’ ovunque nella contrapposizione politica e sociale tra destra e sinistra, come una brace mai sopita e, comunque, capace di mantenere quello stesso spirito d’odio, che si limita al momento a sfogarsi con parole forti oppure imbrattando muri e le targhe d’ottone o di marmo, che ricordano, ad esempio, l’assassinio di due vittime di quel lontano 1974, Mazzola e Girallucci.
Fratelli d’Italia partecipa volentieri a questo incontro con uno dei suoi dirigenti, Massimo Bello, che, all’epoca dei fatti, seppur troppo piccolo, è stato, poi, alla fine degli anni ottanta e per tutti gli anni novanta, uno dei tanti protagonisti nazionali e locali della Destra politica, che hanno militato nei movimenti giovanili del MSI. Massimo Bello, come tanti altri suoi coetanei, si iscrissero giovanissimi al Fronte della Gioventù e al Fuan, di cui è stato anche Vice Presidente nazionale, ricoprendo incarichi e facendo politica in organizzazioni, a cui spesso, allora, è stato impedito, anche con la forza fisica, di esprimere opinioni e di fare politica.
All’indomani della presenza a Senigallia del brigatista rosso, Renato Curcio, ideatore e fondatore dell’organizzazione criminale delle BR, la presentazione di questo fumetto e il tema legato agli ‘anni di piombo’ al Convegno del prossimo 6 dicembre all’Auditorium San Rocco, vogliono rappresentare l’opportunità di raccontare, a distanza di decenni, la storia di una violenza inaudita e di un odio feroce.
FRATELLI D’ITALIA
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