Senigallia, città della gentilezza: quando la “politeia” si trasforma in etica della relianza
"Resilienza e solidarietà servono a rendere sagge e forti le persone piuttosto che deboli e semplificati i saperi”
Chiariamo i termini, diamo significato alle ricorrenze: i nomi, come le date importanti, danno senso alla nostra comunità di cittadini ed esprimono la reale cifra della nostra umanità. Il 13 novembre è stata la giornata mondiale dedicata alla gentilezza e la nostra Comunità senigalliese ha imparato da tempo a rendere evidente il valore di questa parola.
L’attenzione estetica come propaggine sociale, le piazze riconsegnate al vivere comune, l’afflato verso la scuola, e la sua sicurezza, sono gesti “politici” di gentilezza che Noi della Pascoli ci permettiamo di ricambiare: piantando i fiori del garbo, festeggiando la resilienza dei sentimenti, promuovendo gesti carini e diffondendo propositi di sacra e vivida umanità.
Tanti bambini con in mano il fiore della gentilezza, insieme con le loro maestre, ieri (ndr: 13 novembre) sono scesi in Piazza Saffi, per rendere memorabile l’abbrivo della settimana della gentilezza. Ogni fiore preparato racchiudeva nella sua corolla una parola o una frase gentile che i bambini della Scuola Primaria “G. Pascoli” hanno voluto evidenziare e donare a chi quei fiori vede e legge.
Per preparare la settimana della gentilezza sono stati letti in classe dei libri a tema, sono state fatte riflessioni, inventate storie e filastrocche, così da sottolineare l’importanza dei comportamenti gentili, convinti del fatto che la gentilezza non è solo una parola, ma soprattutto una pratica e un modo di vivere la relazione con l’altro. Con i loro fiori alzati, uniti, consapevoli e convinti di quello che stavano facendo, gli alunni hanno pronunciato a gran voce alcune parole: “Grazie, Scusa, Permesso…”.
Il girotondo si è concluso con un grande applauso, unito a quello di tante persone giunte in piazza incuriosite da questo grande cerchio colorato, formato da tanti bambini che, infine, hanno riposto i loro fiori nelle aiuole antistanti la scuola affinché siano visti e letti da tutti quelli che passano.
Coinvolta dai suoi studenti, anche la Dirigente Scolastica dell’I.C. Senigallia-Centro “Fagnani”, prof.ssa Anna Scimone, dichiara: “La comunità scolastica, che ho l’onore di dirigere da due anni, ha scelto di ripristinare l’”antropocentrismo” come buona prassi scolastica, e non solo come mero “flatus vocis” didattico, per consentire agli studenti di indossare nella vita “scarponi chiodati”, come suggeriva Mandel’tšam. Ha scelto di non rassegnarsi ad un’idea di democrazia e di egualitarismo disinvolta ed acefala, ma di delectare et movere gli allievi, affascinare e mobilitare gli animi verso azioni belle e comportamenti gentili, civili; ha maturato la decisione di promuovere resilienza e solidarietà, doti che servono a rendere sagge e forti le persone piuttosto che deboli e semplificati i saperi”.
E’ stata dunque una bella mattina per i nostri bambini che hanno cercato di promuovere l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto. La gentilezza fa bene agli altri, fa bene al nostro cuore e come sosteneva G. Sand, sa trasformare un consiglio in un suggerimento esistenziale: “Custodisci bene dentro te stesso questo tesoro, la gentilezza. Impara a dare senza esitazione, come perdere senza dispiacere, come acquisire senza grettezza”.
Scuola Primaria “G. Pascoli”
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