A Bruxelles rinnovati i vertici del ‘Centro studi europeo patria Europa’
Paolo Meucci e Massimo Bello riconfermati rispettivamente, presidente e vice presidente
Il “Centro Studi europeo Patria Europa” (Ce. S. e P. E.), l’Associazione ed il Laboratorio di promozione della Cultura, dell’Identità, della Cittadinanza e delle Politiche europee, ha rinnovato i vertici, che guideranno l’accademia, nata un anno fa a Bruxelles dall’iniziativa di un gruppo di professionisti, liberi pensatori, studenti, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e di altre associazioni.
Proprio la settimana scorsa, a Bruxelles, il Centro Studi europeo Patria Europa, che ha due sedi operative, una a Senigallia e l’altra nella capitale belga, nel cuore dell’Europa, ha riconfermato Paolo Meucci e Massimo Bello, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione. Individuato anche l’elenco delle nuove iniziative a cominciare dalla realizzazione della seconda edizione della ‘Scuola di formazione politica’ e di una serie di ‘tavole rotonde’ tematiche con ospiti importanti per parlare e confrontarsi sul futuro politico dell’Europa.
Il Centro Studi, nato appunto un anno fa, ha lo scopo “di promuovere – si legge nello Statuto dell’Associazione – attività di studio e di ricerca, d’informazione e di dibattito culturale e politico intorno al ruolo dell’Europa e delle sue Istituzioni politiche, economiche e sociali, orientando la propria attività anche su temi quali la solidarietà e l’integrazione politica tra i Popoli quali linee evolutive del cammino della storia di questo Continente, nel rispetto della storia e della sovranità di ciascun Stato membro. Il Centro Studi avvia approfondimenti e ricerche per proporre idee, riflessioni e progetti finalizzati alla costruzione di un’Europa diversa. Il Centro Studi non ha scopo di lucro e ha avviato anche l’iter per accreditarsi alle Istituzioni europee e alle altre Istituzioni presenti negli Stati membri UE ed extra UE.”
L’attività del Centro Studi focalizzerà la propria attività per promuovere ed organizzare conferenze, eventi e iniziative; per divulgare la cultura europea, la cittadinanza europea e le politiche europee; per promuovere l’organizzazione e lo sviluppo di attività di ricerca e di documentazione; per promuovere il finanziamento e l’indizione di bandi di concorso per la realizzazione di progetti connessi con gli scopi del Centro Studi; per la realizzazione di biblioteche e archivi, anche digitali; per editare e pubblicare materiale informativo, fotografico e video per la divulgazione delle proprie attività; per collaborare ad iniziative editoriali di terzi; per promuovere ed organizzare la raccolta di fondi per l’attuazione degli scopi del Centro Studi.
“I tempi sono maturi per parlare – dichiarano Paolo Meucci e Massimo Bello – di un’Unione europea diversa, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti. Un’Europa fondata sui Popoli, uniti in un unico obiettivo e nel rispetto delle tradizioni e della storia del Continente europeo, e di ogni Stato nazionale. Oggi, ci troviamo di fronte ad una Unione Europea rigida, burocratica, quasi imbalsamata, che è sicuramente meglio del ‘nulla’ che c’era prima, ma che non è amata, e rischia l’implosione per aridità culturale e politica. Ripensare l’Unione europea per costruire una Organizzazione sovranazionale o transnazionale, che si occupi solo di materie importanti e comuni a tutti i Paesi UE, ma che, allo stesso tempo, lasci a ciascuno Stato membro l’esercizio della propria sovranità, piena e libera, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento comunitario. Senz’altro un buon punto di partenza per discutere del nostro futuro. Gli Stati Uniti d’Europa, un’Unione europea di Stati sovrani? Di qui, è necessario partire per il nostro viaggio ed elaborazione di proposte e di analisi.”
“Vi è la necessità geopolitica, per l’Europa e per gli europei, di contare di più nel mondo disorientato dalla globalizzazione. E, probabilmente, per avere – dicono Meucci e Bello – anche la forza di ridimensionarla e governarla meglio. Sono tanti gli argomenti, su cui discutere e confrontarsi, e, soprattutto, su cui proporre l’idea di un’Europa diversa da quella sin qui conosciuta e vissuta. Parlare e volere un’Europa diversa non è facile. Tutt’altro, ma è necessario. Qualcuno, oggi, lo deve fare. Bisogna avere davanti un obiettivo chiaro per uscire dalla attuale crisi economica, ma soprattutto politica. Bisogna crederci.”
“Il Centro Studi europei Patria Europa – concludono Paolo Meucci e Massimo Bello, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione europea – desidera fare proprio questo, partecipando al dibattito, proponendo riflessioni e soluzioni, studiando i fenomeni sociali, economici e politici, che condizionano la ‘casa europea’, interagendo con tutti i soggetti pubblici e privati, che hanno a che fare con l’UE, e con coloro, che hanno a cuore il futuro di una Patria chiamata Europa e che hanno a cuore anche il futuro della sovranità di ciascun Stato membro.”
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