Appuntamento a Senigallia per il 66° raduno nazionale dei Dalmati
Diverse le testimonianze che hanno permesso di ripercorrere le vicende relative all'esodo seguito alla Seconda Guerra Mondiale
Si sta svolgendo a Senigallia il 66° raduno nazionale dei Dalmati per commemorare gli eventi successi nel periodo post-bellico nei luoghi dell’Istria e Dalmazia, per ricordare tali eventi e i loro morti, dato che non hanno un posto dove andare per ricordare e per commemorare tutto quello che è successo.
A Senigallia, tramite testimonianze dirette che hanno vissuto l’Esodo, le Foibe e i campi profughi, i “Giuliano Dalmati” hanno potuto raccontare e ricordare quanto è accaduto in quel periodo per non dimenticare.
Testimoni che portano questa bandiera sono gli appartenenti alla famiglia Luxardo, una famiglia antica che viveva a Marasca (borgo di Zara) che era una città italiana – anzi, prima ancora veneta – e che si occupa di far conoscere gli eventi drammatici dell’esodo degli italiani da Zara, Fiume e Pola, aspetto del quale per molto tempo non si era parlato.
Fino a qualche anno fa era solito venire Missoni Ottavio, che era originario di Ragusa di Dalmazia, l’attuale Dubrovnik, oggi è presente a Senigallia la moglie Rosita Missoni che continua a sostenere la cultura Dalmata.
Presenti anche Steffan de Mistura, un diplomatico delegato ONU la cui famiglia era originaria di Sebenico, il Proff. Stefano Zecchi, scrittore, Franco Rismondo nativo di Zara e presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
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