Marche, più cemento e meno campagne: persi altri 137 ettari (quasi 192 campi di calcio)
"Il danno maggiore è il conseguente aumento del rischio di dissesto idrogeologico"
Sempre più cemento nelle Marche con il 40% delle urbanizzazioni, concentrati negli ultimi sei anni in contesti agricoli e naturali. È quanto stimato dall’Ispra nel suo ultimo report sul consumo di suolo in Italia.
Conta che vede, tra 2017 e 2018, la perdita di altri 137 ettari di territorio naturale marchigiano. Si costruisce soprattutto nella fascia collinare. Anche in quanto a cementificazione la costa marchigiana figura al secondo posto nella poco ambita classifica nazionale, dietro la Liguria. In pratica, spiegano da Coldiretti Marche, si è persa in un anno una superficie pari a quasi 192 campi di calcio. Peggio di Umbria e Toscana, a voler considerare solo il Centro Italia.
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