Nuova verifica Asur per discarica in lastre di amianto nascosta da rovi a Senigallia
Montanari (ALA): "Segnalazione che fa rabbrividire nei pressi di via Galilei". Informato anche il sindaco
E’ proprio vero che non bisogna arrendersi mai! E’ proprio vero che per ottener risultati bisogna “battagliare” e soprattutto non mollare!
Mi riferisco alla questione relativa alla discarica in lastre di amianto con capanna nascosta da rovi ed erbaccia alta nei pressi di un’abitazione in via Galilei 80 a Senigallia.
Una questione che mi sono preso a cuore perché soltanto guardare le immagini fa venire i brividi e soprattutto fa tremare il fatto che tutto sia celato dal verde, con pericolo di inquinamento delle falde acquifere dove insistono orti coltivati.
Purtroppo chi risiede nelle vicinanze o chi sa, finge di non vedere e preferisce non metterci la faccia. Dimenticando però che ciò provoca rischi a se stessi ed alla salute dei cittadini.
Ma l’associazione lotta all’amianto non si demoralizza e prosegue la propria battaglia, sempre e comunque a fianco dei cittadini, affinché si faccia il massimo per la tutela della loro salute.
Per questo, dopo una prima richiesta di intervento, indirizzata al direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ZT4, e per conoscenza al sindaco ed all’assessore competente del Comune di Senigallia, dalla quale ho ottenuto una risposta non soddisfacente (“tra le varie tipologie di rifiuti censiti non sono stati evidenziati materiali contenenti amianto ma solo una lastra in ondulato in materiale plastico”.), ho informato telefonicamente un ispettore Asur competente in materiale amianto, facendo presente di verificare con maggiore attenzione, perché secondo il sottoscritto si tratta invece proprio di amianto.
Tra l’altro, sostegno a riguardo mi giunge pure da residenti della zona che conoscono molto bene questa grossa “fratta” che nasconde circa 120 metri quadrato di una vecchia capanna costruita con materiale pericoloso.
Ho quindi chiesto di effettuare al più presto all’autorità sanitaria un’ulteriore meticolosa verifica, a seguito della quale, stavolta la risposta spiega che:
“a seguito di un’ulteriore verifica, il personale ha ispettivo ha permesso di individuare una macchia di vegetazione incolta diversa da quelle individuate nel corso del precedente sopralluogo del 13 luglio scorso”.
Dalla nuova situazione riscontrata, l’Asur ha proceduto a relazionare al sindaco di Senigallia per i provvedimenti di competenza”.
Che accadrà ora ? Ovviamente l’ALA non si accontenta e prosegue nella sua battaglia per la tutela della salute dei cittadini contro il killer amianto!
da Carlo Montanari – ALA Senigallia
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