“Il Turismo nelle Marche è a picco”
FdI: "Mentre l’Italia nel 2018 ha registrato un +2%, le Marche sono affondate con un -13,3% piazzandosi all’ultimo posto nel Paese"
Il Turismo nelle Marche è a picco, e a dirlo non è Fratelli d’Italia, ma i dati della Confartigianato che li ha analizzati e rapportati su tutto il territorio italiano.
Mentre l’Italia nel 2018 ha registrato un +2% generale, le Marche sono affondate con un -13,3% piazzandosi all’ultimo posto nel Paese nella classifica fatta dalla Confartigianato relativa al totale delle presenze. Nello specifico: Fermo -24,1%, Pesaro Urbino -14,6%, Ascoli Piceno -13,6%, Ancona -9,2%, Macerata -7,7%.
Un bruttissimo dato che ha come “colpevole” solamente un soggetto, la Regione Marche che è a guida PD. E’ palese che la loro politica in materia di Turismo non è stata valida, ma anzi è stata deleteria. A risentirne tutte le località ovviamente, compresa, anzi soprattutto, Senigallia che da anni registra un calo notevole di turisti in città.
Terrificante il dato di Senigallia che la Regione Marche ha elaborato e comunicato: nel 2018 la città ha registrato un calo del -19,66! Dal 2010 ad oggi (Due giunte a guida Mangialardi) Senigallia ha perso più di un milione di turisti. Mentre la Romagna nel 2018 è cresciuta con un bel +16%, le Marche sono calate con un -13,6%.
Numeri pesanti, numeri che hanno fatto perdere un grosso giro di soldi (economia) a tutti, sia ai diretti interessati del comparto turistico che a tutto l’indotto che gli gira intorno, che non è poco. Senigallia ha anche un altro “primato” ben poco invidiabile, non ha, dal 2010, l’Assessore al Turismo. Questo perché il Sindaco Mangialardi, pensando di esserne capace, si è tenuto la delega al Turismo. I fatti e i numeri, inequivocabili, hanno dimostrato che per operare nel Turismo bisogna avere le giuste competenze, in caso contrario il Turismo regredisce, cosa purtroppo avvenuta. Non ci si può inventare “esperti” di Turismo dalla mattina alla sera.
Per esserlo bisogna averne le competenze quali: Effettuare il controllo dell’implementazione di un progetto di sviluppo turistico territoriale; Effettuare la gestione di un programma operativo a sostegno dello sviluppo turistico territoriale; Effettuare un’analisi del territorio e della concorrenza del mercato turistico; Elaborare un progetto di sviluppo turistico del territorio.
L’Esperto di sviluppo turistico territoriale elabora e gestisce progetti di sviluppo turistico locale, che promuovano l’immagine e le attività turistiche di una determinata area geografica. Cura la valorizzazione turistica di una determinata area, utilizzando metodologie di marketing per “vendere” le zone turistiche oltre che per pianificare e gestire attività turistiche. Su incarico di uno o più soggetti istituzionali o dell’Azienda di turismo locale (che a Senigallia manca) effettua l’analisi del contesto al fine di individuare risorse di interesse turistico, valutando i fattori ambientali, economici, sociali e locali da poter integrare nell’offerta turistica; elabora una strategia di promozione del prodotto turistico; pianifica un piano di commercializzazione del territorio, coinvolgendo le imprese turistiche locali, stimolandone lo sviluppo e promuovendo partnership pubblico/private; coordina le attività di promozione dell’offerta turistica, monitorandone lo svolgimento e verificandone i risultati.
Può operare sia in ambito pubblico (ad esempio, per Aziende di turismo locale, Agenzie di sviluppo, Uffici di informazione turistica regionali o comunali) che in ambito privato (Consorzi, associazioni private). Lavora con un alto livello di autonomia e di responsabilità. Si relaziona, verso l’interno, con lo staff di progetto e le funzioni aziendali di medio e alto livello. Verso l’esterno, intrattiene numerosi rapporti ad es. con partner, sponsor, attori locali, agenzie di comunicazione e pubblicità.
Tutto questo a Senigallia non esiste! Potrà esistere quando la città avrà come Amministratori delle persone competenti, e non “improvvisate” come adesso, in ogni settore. Senigallia ha una potenzialità di crescita enorme, ma se non la si sfrutta saremo sempre un “lumicino” rispetto agli altri. Alla città non manca nulla, ha un bel mare, ha un centro storico carino, ha la collina, la storia, la cultura, l’enogastronomia… Purtroppo, da più di dieci anni, non ha mai avuto le persone competenti per far fruttare il suo “tesoro”.
Anche in questo caso, il prossimo anno, alle elezioni comunali, riflettete prima di mettere la “croce” dove l’avete messa per gli ultimi venti anni.
Fratelli d’Italia di Senigallia
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