Ovuli di eroina nell’addome, fermato pakistano domiciliato a Senigallia
Operazione della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato senigalliese alla Malpensa
Si è conclusa ieri, martedì 23 luglio, un’attività investigativa della Polizia di Stato nelle sue articolazioni della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Antidroga e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia che ha permesso di sottoporre a fermo per spaccio di droga un cittadino pakistano domiciliato proprio a Senigallia.
“Le attività info-investigative hanno permesso di ricostruire una rete di cittadini pakistani, prevalentemente richiedenti asilo politico che, nell’ultimo periodo, avevano effettuato numerosi viaggi nel paese di origine – spiega la Questura di Ancona – Questi continui spostamenti di persone non ancora stabilmente inserite nel tessuto economico sociale del paese, ha insospettito gli agenti della Squadra Mobile dorica e del Commissariato che hanno ricostruito gli spostamenti degli spacciatori stranieri, attendendo che taluni di loro facessero rientro in Italia”.
Determinante per l’individuazione del canale di approvvigionamento dell’eroina è stato l’arresto di un altro pakistano e il conseguente sequestro di un ingente quantitativo avvenuto all’inizio di luglio a Senigallia, nonché due presunti episodi di overdose da oppiacei verificatesi nello stesso territorio.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, presso l’aeroporto di Malpensa, i Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona e del Commissariato di Senigallia, coi colleghi della Squadra Mobile di Varese, hanno atteso l’arrivo del giovane pakistano Q.S. , che appena sceso dal velivolo è stato sottoposto ad un primo controllo che ha dato un primo esito positivo, in quanto il personale di Polizia rinveniva nella tasca dei pantaloni un involucro contenente un grammo di eroina.
Avendo il fondato sospetto, confermato dalle indagini svolte, che Q.S. celasse un notevole quantitativo di sostanza stupefacente all’interno dell’addome, di concerto con il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, il cittadino pakistano veniva sottoposto a esame radiografico presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio, esame che confermava i sospetti degli investigatori per la presenza di numerosi corpi estranei in sede endoaddominale.
“Il cittadino pakistano – prosegue la Questura – sottoposto a fermo di indiziato di delitto all’interno dei locali dell’aeroporto di Malpensa, ha fino ad ora evacuato 22 ovuli di eroina, rimanendo sotto l’osservazione del personale di Polizia, in attesa dell’evacuazione dei restanti ovuli.
Da una prima ed approssimativa stima, il quantitativo contenuto in ciascun ovulo, si aggirerebbe intorno agli 8/10 g di droga. Si stima, pertanto, che lo stupefacente, evacuato e non ancora evacuato dal pakistano (circa 250 grammi) avrebbe fruttato sul mercato senigalliese una cifra stimabile in 7.000 euro”.
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