“Malati oncologici, tentativo non riuscito della regione”
“Ripristinate le agevolazioni ai malati oncologici fuori regione, ma non per tutti”
Dopo essere stati presi con la mani nel sacco, quello dei malati di cancro, hanno cercato di tappare il buco con una pezza peggiore dicendo che i rimborsi sarebbero stati ripristinati, MA NON PER TUTTI PERCHÈ, se è vero che la misura prevista è immediatamente esecutiva dalla data di adozione del presente atto per i soggetti beneficiari (già in elenco), è altrettanto vero che invece i nuovi pazienti dovranno presentare istanza di rimborso agli uffici amministrativi dei Distretti Sanitari di residenza i quali invieranno le richieste ad una apposita Commissione, che in ogni caso ne valuterà la coerenza clinica ed economica per l’assegnazione del rimborso.
TRADOTTO: chi è già nel vecchio elenco dei pazienti oncologici sarà rimborsato anche senza preventiva autorizzazione, mentre i nuovi pazienti oncologici per essere rimborsati dovranno passare al vaglio delle forche caudine di una commissione ancora non istituita e chissà quando lo sarà? Ci sono forse pazienti oncologici di serie A e di serie B? E se fosse, quale sarà il criterio di distinzione della malattia oncologica?
Come sempre il diavolo sta nei dettagli e il dettaglio scientemente studiato, quindi non a loro insaputa. È che se sei un paziente già compreso in “anagrafica”, hai il sostegno economico, se invece ti ammali oggi di cancro la sfiga è doppia perché, oltre a doverti curare bene e in fretta, devi andare a intraprendere un percorso dove la burocrazia la fa da padrona!
La domanda presentata ad un apposito Ufficio verrà inviata all’Asur che la passerà ad una Commissione (ancora da istituire!!), che programmerà un calendario di apposite sedute per decidere quale paziente rimborsare, naturalmente in base alle patologie.
Ci chiediamo allora: saranno rimborsati i pazienti oncologici che fanno chemioterapia o radioterapia o è necessario sottoporsi ad entrambe? E anche in questo caso, facendo entrambe le cure, chi sarà agevolato? Il paziente con un tumore al seno o quello all’intestino?
Quali siano i criteri di questa Commissione fantasma ancora per chissà quanto tempo, ci piacerebbe fossero pubblici. Nel frattempo il tempo passa e tu vai a curarti, viaggi, spendi e se hai tempo fai anche la parte burocratica necessaria coinvolgendo tutta la famiglia. E abbiamo semplificato.
Auguro a tutti di non incappare in questi guai seri e pesanti, anche psicologicamente parlando, che purtroppo saranno anche maggiori per la burocrazia discriminatoria messa in piedi dal Partito Dominante marchigiano.
Ma vogliamo per un attimo essere buoni e allora vabbè dai, facciamo finta di crederci che eravamo noi a non aver capito. Se invece non volessimo fare finta la cosa sarebbe semplicissima da spiegare. Volevate togliere ai malati oncologici marchigiani il diritto costituzionale alle migliori cure da scegliersi su tutto il territorio nazionale abrogando i rimborsi a tutti, previsti fin dal 1987.
Fosse passato in sordina,il gioco sarebbe stato già cosa fatta e invece no.
I malati sono insorti e in due giorni ne è venuto fuori un casus belli che ha indignato tutta l’opinione pubblica. Il tam tam è diventato talmente forte da spingervi a correre ai ripari e mettere mano lesti lesti ad una correzione di delibera da presentare in conferenza stampa che fa salvi i diritti ( diciamo acquisiti) dei malati già presenti in “anagrafica” e rimette i nuovi diagnosticati nelle mani di una commissione che sostituendosi a Dio deciderà chi potrà avere un rimborso e chi no.
LA MISURA E’ COLMA. #FACCIAMOCISENTIRE
da Comitato difesa dell’Ospedale
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