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Domenica 14 aprile, grazie al Gratis e Confluenze

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Agnese Barucca

3 stanze di una casa che non esiste più. Una casa abbandonata. Un luogo della memoria, spettatore silenzioso di 3 vite che ne hanno attraversato gli spazi in epoche diverse, lasciando gli echi del proprio passaggio.


Adele, Zelda e Marianna abitano i luoghi del loro presente e dei propri ricordi e si dipanano, attraverso piccoli frammenti di una complessità da ricostruire, le loro affascinanti e controverse personalità.

Agnese Barucca inizia il suo viaggio alla scoperta del corpo da bambina con la ginnastica artistica, dalla quale apprende autocontrollo, disciplina e responsabilità. Incontra poi il mondo del Teatro scoprendo l’importanza del gioco, della libertà espressiva e del gruppo. Approda alla Danza Sensibile di Claude Coldì, preziosa pratica di cui si serve per ricercare l’autenticità del corpo nell’atto performativo, nel lavoro creativo con i bambini e nella sua vita in generale.

Laura Pettinelli inizia il suo percorso con la danza, in seguito incontra il teatro per gioco e da quel momento, la ricerca espressiva diventa un punto di riferimento. Studia commedia dell’arte prima con Mario Gallo poi con David Zanza Anzalone. Partecipa a diversi stage e seminari sullo studio del personaggio. Con Lara Martelli approfondisce la ricerca con l’esplorazione del movimento nella Danza Sensibile. Come formatrice conduce laboratori di teatro sociale nelle scuole e nei luoghi di cura e di disagio.

Simona Venafro si avvicina al mondo del teatro spinta dalla curiosità. Il suo primo maestro David Anzalone l’ha introdotta al gioco del teatro come atto collettivo, divertimento e liberazione del corpo da stereotipi e cliché per ritrovarne la vera essenza e autenticità. Si appassiona da subito alla Commedia dell’Arte e grazie agli stage del maestro Carlo Boso carpisce l’ importanza della verità nell’atto teatrale attraverso l uso della maschera, mistico strumento, doppia pelle che tutto amplifica. La ricerca costante, il gioco, l’assoluta libertà espressiva e la ricerca della verità sono i cardini del suo lavoro teatrale.

Francesca Maria Berardi
“Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono accessibile “tutto intiero”. Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile…”

Jerzy Grotowski

Prima dello spettacolo Aperitivo Confluente. Ingresso riservato ai soci del Gratis e di Confluenze. Contributo spese di organizzazione e Aperitivo 10€, è bene prenotare al 340 6120985.

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