Disostruiti il fiume Esino, il torrente Riobono, il fosso Misa e il torrente Esinante
"Restituite funzionalità e fluidità"
Gli ultimi lavori del Consorzio prima del fermo previsto dalla legge Ha eseguito numerosi lavori il Consorzio di bonifica in provincia di Ancona (e Macerata) prima del fermo del taglio vegetazionale per la tutela dell’avifauna selvatica previsto dalla legge.
Grazie alle segnalazioni giunte al call center, l’agronomo dell’ente che segue le zone di alta collina e montagna, Samuele Mencaroni, ha elaborato i progetti per restituire funzionalità e fluidità ai corsi d’acqua spesso ostruiti dalla vegetazione caduta in alveo. Tra i più importanti, quello che ha coinvolto il torrente Esinante, nel Comune di Apiro (MC), dove i lavori hanno interessato un lungo tratto di circa 1100 metri di sponde. “Il torrente in questione – riferisce l’agronomo – era ostruito per la presenza di piante morte e ramaglie cadute in alveo che impedivano il regolare deflusso delle acque”.
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