Senigallia, è mistero sulla moria di tartarughe marine
Sono ben 27 gli esemplari trovati spiaggiati negli ultimi mesi: 23 di questi erano già deceduti
Sono ben 27 le tartarughe marine ritrovate sulle coste senigalliesi negli ultimi mesi, 23 di queste decedute; solo quattro esemplari, trovati in condizioni non ottimali, sono stati salvati dagli uomini della guardia costiera che li ha affidati al centro cetacei di Riccione.
Una di queste testuggini decedute è stata sottoposta dai veterinari dell’Asur ad una necroscopia allo scopo di fare luce sulle effettive cause della morte: l’esame però non ha chiarito del tutto la moria che ha contraddistinto questa stagione invernale. L’esemplare infatti, sarebbe morto a causa di una patologia che ha interessato il tratto gastro-intestinale dove sono stati trovati dei parassiti.
Vengono meno quindi le cause principali che si ipotizzavano fossero correlate con la maggior parte dei decessi, ovvero l’inquinamento o i cambiamenti climatici.
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Con ogni probabilità la Caretta Caretta sottoposta a una necroscopia, era già morta quando il mare in burrasca l’ha trascinata verso la riva dove è stata poi rinvenuta la carcassa. Da novembre a febbraio, a ogni mareggiata, diversi esemplari sono stati rinvenuti sulla spiaggia, tanto da destare preoccupazione in quanto, quello che una volta era un fenomeno sporadico, sta diventando una triste consuetudine. Al riguardo, proprio l’ufficio locale marittimo ha voluto approfondire chiedendo all’Asur di effettuare alcuni esami sulla carcassa di un esemplare. L’esito però non ha dato ancora le risposte che si stavano cercando.
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