Pensavano di farla franca due giovani donne di origine rom con numerosi precedenti per reati predatori, che nella giornata dell’11 marzo sono state individuate dagli agenti del Commissariato di Polizia di Senigallia durante un furto a carico di un anziano.

A seguito ad alcuni recenti denunce da parte di anziani, adescati da giovani donne che poi li avevano derubati di monili d’oro, la Polizia aveva in questi giorni aveva predisposto un mirato servizio di contrasto ai reati predatori.

Gli agenti , dopo aver effettuato un prolungato controllo nei pressi del centro cittadino e della zona della stazione ferroviaria, avevano notavano nella mattinata due giovani donne che, alternativamente, si muovevano insieme ed altre volte si distanziavano per avvicinarsi per lo più ad uomini in età avanzata.

Tale attività era proseguita per diverso tempo ed a un certo punto gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria, avevano notato che una delle due, aveva raggiunto un uomo che si trovava nei pressi di un bar in zona piazza Manni con il quale aveva cominciato a parlare, mentre l’altra si era allontanata a piedi.

Dopo alcuni minuti, i poliziotti avevano notato che la donna e l’anziano si erano spostati fino a raggiungere una zona un po’ appartata al di là del fiume Misa. I poliziotti, controllando costantemente le due persone, avevano osservato che tra i due erano iniziate delle  effusioni fatte di abbracci e palpeggiamenti.

Pensando dunque che la ragazza fosse prossima a commettere il classico di furto con destrezza a carico dell’anziano, gli agenti si erano avvicinati ulteriormente e, quando la donna ha provato ad allontanarsi con passo spedito, è stata bloccata immediatamente. L’anziano, al quanto scosso, avrebbe riferito di non essersi accorto di nulla: solo su specifica richiesta degli agenti ha realizzato che gli era stata sfilata una preziosa collana in oro con diversi ciondoli.

Nel frattempo, gli agenti, dopo aver bloccato la donna, avevano effettuato un primo controllo per verificare la presenza del monile asportato all’anziano: la collana però sembrava sparita.

Gli uomini della Polizia hanno così deciso di condurre la donna, A.C.R. , rumena 21 anni, in Commissariato. La ragazza ha continuato a negare il furto in maniera categorica; gli agenti prima hanno effettuato un  ulteriore sopralluogo nella zona per sincerarsi che la collana non fosse stata gettata a terra, anche questo senza esito; a questo punto, conoscendo il modus operandi di questo tipo di furti a carico di anziani, come previsto dalla legge, hanno deciso di far sottoporre la donna a specifici esami medici: da questi è emerso che la 21enne, dopo aver sfilato il monile all’anziano, lo aveva nascosto all’interno di una zona intima per renderlo così introvabile agli agenti in caso di controllo.

La ragazza è stata dichiarata in stato di arresto per il reato di furto aggravato e condotta al carcere di Villa Fastigi, a disposizione dell’autorità giudiziaria dorica. Il prezioso monile è stato dunque riconsegnato all’anziano

.Nella giornata del 12 marzo, visto quanto accertato il giorno precedente, gli agenti si sono messi sulle tracce anche dell’altra giovane donna vista in compagnia della ladra poi arrestata; l’altra rom è stata rintracciata in zona stazione. I poliziotti l’hanno bloccata e dagli accertamenti compiuti sulla stessa, D.V., rumena di 28 anni, è emerso che era stata già raggiunta da un provvedimento di espulsione e ordine di allontanamento con divieto di reingresso in Italia.

In virtù dellla violazione all’ordine la donna è stata condotta in Questura che provvedeva all’accompagnamento della stessa presso un centro per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

Sono in corso ulteriori indagini per verificare se le due donne, una arrestata e l’altra espulsa, si siano rese responsabili dei precedenti furti con la tecnica dell’abbraccio denunciate nei giorni passati.