Musinf, inaugurazione della mostra dedicata alla raccolta Bentivoglio-Miccini
Venerdì 15 febbraio alle ore 17,30 alla Rocca Roveresca
Rocca Roveresca come sede prestigiosa di mostre d’arte contemporanea, secondo la proposta di Mario Giacomelli, che vi aveva allestito una storica mostra sulla pop art. L’invito all’attuale mostra di Poesia Visiva e Librismo, allestita alla Rocca Roveresca è firmato dal sindaco Mangialardi, da PeterAufraiter, dall’assessore alla cultura Simonetta Bucari e dal prof. Bugatti, direttore del Musinf.
“L’evento” scrive l’assessore Bucari ” è dedicato all’Archivio Bentivoglio-Miccini e costituisce l’occasione per valorizzare il nostro patrimonio artistico di settore, conservato al Musinf. Si tratta di una documentazione artistica che non ha pari in Italia se non nella raccolta del Museo di Rovereto. Dunque l’itinerario espositivo proposto offrirà a tutti l’ opportunità di conoscere e confrontarsi con il grande valore poetico ed estetico di una pagina importante e finora poco conosciuta della storia dell’arte contemporanea. E’ con questa convinzione che il sindaco Maurizio Mangialardi ,non appena ha saputo che Chiara Diamantini, coordinatrice dell’Archivio ed il prof. Bugatti, direttore del Musinf avevano completato il loro pluriennale lavoro di catalogazione delle centinaia di opere dell’Archivio Bentivoglio-Miccini, conservata dal Musinf, mi ha chiesto di accompagnarlo ad Urbino per incontrare Peter Aufraiter e chiedere la calendarizzazione della mostra alla Rocca Roveresca. Richiesta “continua l’assessore Bucari ” che è stata accolta da Aufraiter, trattandosi, come ha sottolinato, di un evento espositivo che documenta, attraverso le opere di grandi artisti, il rapporto tra l’immagine e la parola, tra segno e codice, tra discipline e linguaggi. Basterà citare i nomi di Elisabetta Gut, Fernando Aguiar, Irma Blank, Jean-François Bory, Anna Boschi, Sara Campesan, Ugo Carrega, Magdalo Mussio, Luciano Caruso, Gianni Broi, Antonio Bueno, Giuseppe Chiari, Cesi Amoretti, Lamberto Pignotti, Fernando Andolcetti, Carla Bertola, Tomaso Binga, Julien Blaine, Vincezo Accame, Gisella Meo, Adriano Spatola, Chima Sunada, Shohachiro Takahashi, Guido Tatafiore, Franco Vaccari, Jiří Valoch, Nanni Varale, Franco,Verdi, Emilio Villa, Pat Grimshaw, Maria Lai, Sveva Lanza, Ketty La Rocca”.
Nella storia della nostra cultura, forse per comodità interpretativa, immagine e parola sono divenute complementari, ma, a volte anche contrapposte. Il prof Stefano Schiavoni, che, come direttore della Biblioteca di arti visive del Musinf, ha lavorato fianco a fianco con Chiara Diamantini e Alfonso Napolitano per la preparazione di una prima redazione del catalogo generale dell’Archivio Bentivoglio-Miccini ha scritto di “aver avuto la fortuna di condividere negli anni i momenti fondanti delle varie ed importanti raccolte di opere e materiali documentativi del nostro Museo d’Arte Moderna.
Aggiungendo poi che la disponibilità e la generosità di artisti e ricercatori, aggiunte all’infaticabile lavoro del direttore del Musinf, il prof. Carlo Emanuele Bugatti, hanno permesso a Senigallia di acquisire un importante patrimonio, utile a far comprendere e a comunicare l’evoluzione del linguaggio nelle opere degli artisti del ‘900″. L’originale nome del nostro Museo “dell’Informazione” non consente dubbi interpretativi. La mission del Musinf era e resta quella di studiare e documentare laboratorialmente il rapporto tra l’immagine e la parola. Vorrei aggiungere che il progetto museale del Musinf è stato sviluppato con grande successo su buone prassi sinergiche negli oltre trenta anni di attività di studio, ricerca, raccolta.
L’archivio della Poesia Visiva e Librismo nasce grazie alla diretta collaborazione di Eugenio Miccini e Mirella Bentivoglio, ma, soprattutto, si realizza grazie all’essenziale lavoro di Chiara Diamantini, importante artista senigalliese, che per la sua attività di notevole spessore ha avuto ampio riconoscimento internazionale. Oggi L’archivio Bentivoglio-Miccini raccoglie un vastissimo patrimonio di opere e di edizioni, che sono tramite essenziale per ricostruire la storia, il lavoro e le numerose esperienze innovative di una fondamentale stagione artistica. Nel settore la nostra Città ha potuto ospitare iniziative di grande qualità, promuovendo anche l’edizione di video d’artista come: “I colori della musica”, prodotto negli spazi del Palazzetto Baviera da Eugenio Miccini e presentato durante la mostra United For Peace alla Galleria Diocesana di Senigallia nell’estate del 1989.
Di seguito è memorabile la realizzazione della mostra “Volùmina” alla Rocca Roveresca nel 1990, storico appuntamento sulla ricerca del libro-oggetto d’artista al femminile, curata da Mirella Bentivoglio nell’ambito di Quando la Stato à donna”.
Negli anni successivi, ci sono state tante le iniziative organizzate e ben documentate dall’Archivio. reso ora maggiormente fruibile, attraverso la redazione del catalogo generale. per la cui cura redazione dobbiamo ringraziare Chiara Diamantini- Per la realizzazione grafica del catalogo/inventario il merito va ad Alfonso Napolitano. Il fondamentale lavoro complessivo di coordinamrnto del direttore prof. Bugatti, ha condotto ad una catalogazione tanto dettagliata e completa da rappresentare un indispensabile strumento di consultazione e studio. Nel rigoroso allestimento della mostra alla Rocca Roveresca Chiara Diamantini è stata affiancata da Roberta Gamba.
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