Immobili in vendita a Senigallia: ancora nulla di fatto per hotel Marche ed ex Iat
Nei giorni scorsi la giunta Ceriscioli ha approvato una delibera che rimette di fatto in vendita edifici
Ancora nulla di fatto per la vendita dell’ hotel Marche ed dell’ex Iat. Figurano anch’essi tra gli immobili della Regione ancora invenduti con cui l’ente cerca da tempo di fare cassa, scrollandosi così di dosso proprietà in degrado che al momento rappresentano solamente un costo.
Nonostante questa situazione di stallo la Regione, tramite l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, ha riferito che non c’è l’intenzione di “svendere” le proprietà. Nei giorni scorsi la giunta Ceriscioli ha approvato una delibera che rimette di fatto in vendita edifici, terreni e fabbricati agricoli sparsi per tutta la regione; l’unica eccezione riguarda uno stabile di Fano che è stato escluso dalla vendita: si tratta dell’ex casello idraulico in via Tamerici, diventato deposito di materiali per servizio idraulico.
Due dicevamo gli immobili sul territorio cittadino rimasti invenduti; l’ex hotel Marche sul lungomare Marconi e l’ex sede dello Iat, nel retrostante piazzale Morandi. Due strutture che versano oramai da anni in stato di abbandono e che purtroppo per Senigallia si trovano in una zona nevralgica del lungomare: un biglietto da visita non certo allettante per i turisti che scelgono la Spiaggia di Velluto.
Al momento l’ex hotel Marche è stato rimesso all’asta da una base di 2,26 milioni di euro; le offerte dovranno pervenire alla Provincia di Ancona entro il 25 febbraio: il 27 l’apertura delle buste in seduta pubblica. Non si tratta certo del primo tentativo di vendita: nel 2004 la base d’asta a si aggirava intorno ai 8,3 milioni di euro; in circa 15 anni il costo dell’immobile è sceso di meno di un terzo della cifra di partenza.
Caso analogo per quello che concerne l’edificio che a Senigallia ospitava gli uffici Iat: l’immobile di proprietà della Regione Marche che si trova nel piazzale Morandi dietro l’ex hotel Marche ha subito una svalutazione correlata alle numerose aste che vanno sistematicamente deserte: il prezzo è arrivato 1,2 mln di euro. L’edificio, nel corso degli anni, è stato anche luogo di bivacchi e scene di degrado tanto da richiedere più volte l’intervento della Polizia locale.
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