Endometriosi, nemica delle donne: se ne parla a Senigallia il 19 gennaio
Conferenza pubblica “Dalla diagnosi a un’alimentazione consapevole” alla Biblioteca Antonelliana alle ore 16.00
Alice Pettinari di Senigallia soffre di endometriosi sin dall’adolescenza e prima di scoprire questa malattia cronica, subdola e invalidante, deve attendere molti anni.
“Tanto stanno tutte male durante le mestruazioni, bisogna sopportare, hai la soglia del dolore troppo bassa!” si sentiva dire dai medici e quando i dolori hanno cominciato a intensificarsi, non poteva più accettare che questo fosse normale. All’età di 13 anni soffriva tanto da andare spesso al pronto soccorso, fu ricoverata per appendicite, a 15 anni ha iniziato a prendere la pillola e non riusciva ad andare a scuola, né a fare ginnastica.
Nel 2007 la operano di cisti e nel 2010 le tolgono un rene. A quel punto capisce di dover diventare medico di se stessa, casualmente scopre l’A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne con storie di endometriosi vissute in prima persona, che si basa sul reciproco sostegno e conforto e c’è la svolta. Capisce l’importanza di andare in un centro specializzato e scopre di avere l’endometriosi al 4° stadio grave, inizia a essere seguita e curata, come si deve.
“Ho perso il rene e potevo non perderlo – racconta – tanti anni di dolore non me li ridarà più nessuno, così ho deciso di fare informazione ed evitare che altre giovani donne debbano vivere questo calvario”.
E in effetti spesso passano più di dieci anni, prima di ricevere una diagnosi, perché l’endometriosi è una malattia che non si vede, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione. Per molti è una perfetta sconosciuta, spesso anche per il personale sanitario, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni.
L’endometriosisconvolge la vita, provoca sofferenza e paura. Sofferenza perché può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Paura, perché forse si dovranno subire numerosi interventi. Informare in questo caso è prevenire e intervenire in tempo. Ne sa qualcosa anche Annalisa Frassineti che a 20 anni si è trovata sola a lottare contro tutti per avere una diagnosi, ha versato molte lacrime, è stata sottoposta a visite e interventi traumatici e ha dovuto tirar fuori tanta grinta per non perdere la fiducia in se stessa.
Oggi è Presidente di A.P.E. Onlus, che tanti passi ha fatto in 13 anni per aiutare ad affrontare la malattia e sensibilizzare, organizzando incontri di sostegno, convegni, tavoli informativi, formazione nelle scuole e conferenze pubbliche, come quella che si terrà a Senigallia (AN) il 19 gennaio, dal titolo “Endometriosi: dalla diagnosi a un’alimentazione consapevole”, organizzata con il patrocinio del Comune di Senigallia e Asur Marche Area Vasta 1.
Alle ore 16 presso la Biblioteca Antonelliana (sopra Foro Annonario) in via dei Macelli 1 si parlerà di endometriosi, come diagnosticarla e quali sono le terapie mediche con il Dottor Carlo De Cicco Nardone, ginecologo del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma; mentre il Dottor Ferdinando A. Giannone (biologo nutrizionista) affronterà un argomento di grande interesse, come l’importanza di un’alimentazione e di uno stile di vita consapevole per gestire una patologia infiammatoria: “La salute inizia a tavola e gli alimenti che consumiamo ogni giorno si possono prendere cura di noi, aiutandoci a prevenire o curare molti disturbi e malattie. Nutrizione e salute sono legate a doppio filo, per questo è quanto mai importante recuperare uno stile alimentare sano”.
Bisogna diminuire l’assunzione di alimenti che possono favorire l’insorgenza dell’infiammazione e quindi del dolore, quali carni rosse, zuccheri semplici, latticini e incrementare il consumo quotidiano di cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Infine Annalisa Frassineti racconterà le iniziative di A.P.E. onlus per creare consapevolezza. www.apeonlus.it
UFFICIO STAMPA: MP COMUNICA, cell. 329.1273493 – ufficiostampa@apeonlus.com
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