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All’ANCI si parla di sicurezza e bilanci

Mangialardi sul Decreto Immigrazione: “C’è grande preoccupazione. Presto vedremo il Presidente Conte.

Santoli Service - Servizi edili ed elettrici - Marzocca di Senigallia
Mangialardi, Anci

Il direttivo nazionale dell’Anci ha posto il tema della Sicurezza in cima all’agenda dei lavori diretti dal presidente Decaro così come la questione dei bilanci dei comuni.

C’è grande unità e compattezza nell’Anci che è l’interlocutore istituzionale più adatto per risolvere un problema che riguarda tutte le città e tutti i territori” – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei Presidente delle Anci regionali al termine della riunione alla quale hanno preso parte anche i sindaci marchigiani Paolo Calcinaro, Romano Carancini, Guido Castelli e Matteo Ricci.

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boscaioloeremita
boscaioloeremita 2019-01-12 09:46:51
Il problema migranti è stato affrontato da PD mettendo chiunque abbia superato i confini senza autorizzazione sotto un tappeto "umanitario "( vitto ed alloggio assicurati, iscrizione all'anagrafe per godere di sanità, istruzione, assistenza psicologica e culturale, iscrizione graduatorie per assegnazione case popolari, ecc. ). Ora che il tappeto viene sollevato ed il costo per i contribuenti italiani sarà limitato soltanto alla esigua minoranza che ne ha diritto, il PD, i buonisti, e tutti coloro che facevano affari con l'immigrazione lamentano i centinaia di irregolari lasciati senza tutela e controllo.
Danno per scontato che non potendo per vari motivi e costi, rimpatriare tutti coloro che non hanno diritto all'accoglienza in ogni caso occorre assisterli come se ne avessero diritto. L'assunto non è condividibile non solo per la evidente illogicità ma per ragioni pratiche ed umanitarie.
In un contesto di risorse scarse e disoccupazione , con debito pubblico crescente ed economia quanto meno in stallo, assegnare risorse a chi non ha alcun titolo per goderne, significa la disumana ed ingiusta crudeltà di toglierle a chi ha contribuito a produrle (cittadini italiani) ed a chi ne ha invece diritto ( rifugiati legali).
Il problema che in tal modo centinaia di immigrati illegali si troveranno a spasso davanti chiese o supermercati a chiedere elemosina od altro, si potrebbe agevolmente risolvere alla maniera danese od australiana ( campi di raccolta senza possibilità di uscita se non per tornare in patria a proprie spese) . Se costoro non hanno soldi per pagarsi il viaggio od il costo del mantenimento, vengano impiegati nella raccolta di pomodori od altre attività di modesta manualità incamerando la remunerazione prodotta fino a potergli pagare il viaggio ed i costi
per loro sostenuti.
Coloro che ragionano come se i soldi crescessero sugli alberi e si potessero spendere a piacere quelli degli altri, comincino a mettere mano al proprio portafoglio facendo donazioni alla lega del filo d'oro ed alle cento associazioni benefiche continuamente reclamizzate dalle TV Nazionali.. Se la loro necessità assistenziale non fosse ancora appagata, rivolgano ulteriori donazioni alle molte ONG che si occupano di immigrati. Sappiano che tali ONG sono vere e prorie imprese economiche con decine o centinaia di impiegati e "Volontari".
Lo sapete quanto guadagnano i cosiddetti "volontari" ( come Di Battista dei 5 stelle )? Da un minimo di 2.500 fino ad oltre 10.000 euro al mese al netto di tasse , vitto ed alloggio compresi. Lo dico per esperienza personale.
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