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Esperti a confronto a Senigallia sull’interpretazione degli esami oculistici

Ottanta i partecipanti a un convegno che ha richiamato medici da Marche, Emilia Romagna e Umbria

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Dè Este - Medicina e chirurgia estetica - Odontoiatria - Senigallia, Chiaravalle
Oculistica

“Interpretazione degli esami oculistici”  è il titolo del meeting con gli esperti che si è tenuto a Senigallia il 15 dicembre scorso all’hotel Raffaello. Solo quattro i relatori per dare spazio alle presentazioni e alla discussione con i partecipanti.

Il Dr. Giacomo Savini di Bologna ha parlato su come eseguire un corretto calcolo del cristallino artificiale da impiantare nell’intervento di cataratta. La cataratta può attualmente essere operata con la metodologia innovativa del laser a femtosecondi, o femtolaser, che dà ottimi risultati sia in termini di sicurezza dell’intervento sia di recupero dell’acuità visiva.

Il cristallino dell’occhio, compromesso dal processo di opacizzazione, può essere così tagliato in massima sicurezza con il fascio di luce laser che, per la sua elevatissima velocità, produce bassa energia e non arreca danni all’interno dell’occhio del paziente. Rimosso poi il cristallino, questo può essere sostituito con nuovi modelli di cristallini artificiali che consentono di correggere eventuale astigmatismo e/o presbiopia: il calcolo biometrico del cristallino artificiale da impiantare è, quindi, molto importante e deve essere eseguito dal medico con estrema precisione. Il relatore ha spiegato le caratteristiche di tutte le formule di calcolo mettendo in risalto quelle che assicurano migliori risultati.

Il Prof. Giovanni Cennamo, docente dell’Università Federico II di Napoli, ha illustrato come eseguire una corretta ecografia oculare del segmento posteriore (vitreo e retina). La Dr.ssa Laura Primavera e il Dr. Federico Foschi hanno parlato dell’interpretazione degli esami OCT (tomografia a radiazione coerente) nelle malattie senili della retina. L’esame OCT, non invasivo, utilizzando un fascio di luce che viene riflesso sulla parte posteriore dell’occhio, permette di analizzare e ricostruire ad alta risoluzione le immagini degli strati normali o patologici della retina.

Successivamente, il Dr. Lippera ed i medici dell’Oculistica hanno illustrato le ultime tecniche chirurgiche applicate con successo in Area Vasta 2, quali il trapianto di cornea lamellare posteriore (DMEK) e la cura del foro maculare della retina. Il reparto Oculistico dell’Ospedale di Senigallia, nonostante sia in carenza di personale medico, grazie all’aiuto dei professionisti dell’Area Vasta 2 di Fabriano, ha effettuato quest’anno poco meno di  2.000 interventi per ridurre le liste di attesa chirurgiche. I partecipanti invitati al convegno sono stati  80, provenienti da Marche, Emilia Romagna e Umbria.

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