Dal buio improvviso della notte di San Silvestro del 2005, in cui Antonio Ciotola festeggiando con i clienti del suo ristorante perse la vista a causa di un petardo, alla luce ritrovata grazie al suo coraggio, alla sua determinazione, che lo ha portato alla gestione di un locale di successo a Belvedere Ostrense, chef della “Taverna degli Archi”, e a scrivere il libro “Il buio in padella “dove racconta la sua storia.

Lunedì 10 dicembre, all’istituto Panzini di Senigallia, Antonio Ciotola presenta il suo libro agli alunni di cucina raccontando la sua nuova maniera di affrontare la vita. Una straordinaria forza interiore lo ha aiutato nel quotidiano e nella sua attività di chef; la mancanza della vista lo ha portato a sviluppare gli altri sensi, olfatto, udito e gusto, riuscendo nel migliore dei modi nel suo lavoro di cuoco.

Sempre presente al suo fianco la moglie Manola che lo aiuta nella gestione della sua attività. Con questo libro Antonio Ciotola fa conoscere la sua vita, sia nei momenti più felici che in quelli bui, fa conoscere la sua esperienza di vita.
Ascoltando la sua storia, gli alunni hanno potuto scoprire ed apprezzare oltre il suo lavoro, la sua umanità, il coraggio di affrontare i problemi e la grande capacità di andare avanti.

Ma “Il buio in padella” racconta anche di piatti fantastici che lui crea e dei personaggi che ha incontrato lungo il suo cammino.
“Una bottiglia stappata, il rintocco della mezzanotte, luci nel cielo, un boato e poi… il buio. Così è iniziato tutto, un fuoco nel cielo che ha spento la mia vista, ma ha acceso molto altro nella mia vita” (cit. dal libro “Il buio in padella”).

La vera storia di Antonio Ciotola, chef non vedente che ha trovato la forza per rialzarsi e riscoprire un barlume di luce. Passione, amore e fantasia sono gli ingredienti del suo successo, che diventano storia affinché tutti possano trovare dentro di sé la forza per superare gli ostacoli.

Dopo la presentazione del libro nel nuovo laboratorio di cucina del Panzini lo chef Antonio si è “esibito” in un contest di cucina dimostrando che la perdita della vista non gli ha impedito di continuare ad essere un bravissimo chef.

Soddisfatti gli organizzatori dell’incontro i professori Luca Santini e Simonetta Sagrati, perché è stata una mattinata importante per gli alunni di cucina, stimolante sia dal punto di vista professionale che umano.