Alluvione Senigallia 2014, nuovo procedimento della Procura nei confronti degli indagati
Il sindaco Mangialardi: "tutto legittimo, ma son passati oltre 4 anni: non vorrei si facciano i processi sui giornali"
“Ancora un nuovo procedimento mi é stato notificato in data odierna da parte della Procura di Ancona per i fatti alluvionali del 2014. Non solo a me, ma a tutti gli altri indagati.
Questa nuova contestazione é relativa alle lesioni di due persone che hanno riportato rispettivamente una lesione al ginocchio e l’altro uno “stato di ansia”. E poi, il fatto giá noto, della morte di una persona che sappiamo bene essere deceduta 23 giorni dopo l’alluvione.
Tutto legittimo per carità, ma non posso non rilevare come questa nuova contestazione avvenga quattro anni e mezzo dopo i tragici fatti alluvionali e dopo la prima udienza preliminare.
Un Sindaco quando viene eletto sa che si assume anche colpe pubbliche e oneri difficili. Spero di riuscire a spiegare nel processo i fatti come avvenuti. Vorrei però che non si iniziasse a fare i processi sui giornali: fanno molta pubblicità, ma non è rispettoso per le vittime dell’alluvione e per chi ha lavorato per contenerne i danni”.
Questa la dichiarazione del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi in seguito al nuovo procedimento giunto nei suoi confronti.
Per esempio invece io vorrei leggere cosa hanno vissuto queste persone, guarda un po'.
E La giustizia farà il suo corso, a prescindere, anche se personalmente sono molto sfiduciato, perché non mi spiego questi tempi così lunghi.
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