Un progetto grafico di Lapsus contro la violenza di genere
"E’ importante che un messaggio così forte venga proprio da ragazzi diversamente abili"
25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una data importante, un tema centrale, che dovrebbe essere ricordato per essere combattuto tutti i giorni, perché tutti i giorni le donne sono offese, umiliate e discriminate poiché la violenza non è solo quella che lascia i segni sulla pelle, ma anche nell’anima: nella dignità.
La violenza sulle donne non ha religione, razza o ideologia in quanto essa è sempre e ovunque la sopraffazione e la prepotenza che il maschio esercita su ciò che ritiene – consciamente o inconsciamente – un oggetto di sua proprietà. L’espressione “difendiamo le nostre donne” mostra esattamente questo, la donna come soggetto debole, indifeso, privo di autonomia e indipendenza che ha sempre bisogno dell’aiuto maschile per affermarsi, senza mai emanciparsi.
Inoltre la violenza sulle donne ha come causa prima sempre un uomo e la cultura “macho-patriarcale” in cui esso è cresciuto e di cui si fa purtroppo portatore, oggi sempre più cosciente.
Questa violenza è anche la conseguenza della carenza di spazi pubblici e sociali, considerati troppo spesso come spazi non sicuri da opporre al caldo e sicuro tepore delle mura domestiche, quando sappiamo tutti perfettamente che le maggiori violenze avvengono esattamente in contesti familiari.
Per ricordare tutto questo gli artisti diversamente creativi “Lapsus” – coadiuvati dal presidente ed art-counselor dell’associazione Andrea Simonetti, insieme alle sue collaboratrici Valentina Borsci e Giuliana Nasini – hanno messo in campo un progetto grafico per la città sul quale hanno lavorato per mesi, discutendo su cosa sia la violenza di genere e su come oggi sia declinata. Per questo nelle prossime settimane i senigalliesi potranno vedere affisse lungo le mura cittadine otto grafiche molto intense.
E’ importante che un messaggio così forte venga proprio da ragazzi diversamente abili, perché proprio loro che hanno spesso poca voce, ma che come le donne o i migranti conoscono molto bene cos’è la discriminazione e cosa vuol dire essere considerati cittadini di serie B, hanno sentito il bisogno di “urlare” alla città che sono contro la violenza, perché sono contro ogni discriminazione.
Associazione LAPSUS
www.lapsuscreativo.org
www.facebook.com/lapsuscreativo/
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