Comitato Difesa Ospedale: “che fine ha fatto la difesa dell’Utic di Senigallia?”
"Ci tolgono un pezzettino alla volta"
A fa do foto n’è fatiga…si direbbe a Senigallia.
Naturalmente parliamo di sanità perché a noi sta a cuore l’Ospedale di Senigallia non per le foto che tanto piacciono ai nostri politici politicanti ma per i servizi sanitari tutt’ora sempre più declassati.
Oltretutto siccome non siamo fessi tutto questo movimentismo dei magnifici quattro, Volpini, Mangialardi, Girolametti e Bevilacqua lo imputiamo senza ombra di smentita alle prossime elezioni Comunali ormai dietro l’angolo.
Abbiamo visto, dopo la remissione delle deleghe alla sanità, un Volpini attivo come non mai sulle cose che gli stanno a cuore quali i medici di famiglia, i contraccettivi gratis per gli under 26 e inaugurazioni varie.
Mangialardi invece sembrerebbe abbia ottenuto finalmente quello a cui aspirava politicamente per la fine del suo mandato, ovvero la nomina di “Coordinatore del Coordinamento” per la salute dei comuni italiani: punto, punto e virgola, due punti ma si abbondiamo!!
Girolametti ancora si dibatte sull’ISEE del nuovo regolamento dei servizi sociali che sembrerebbe penalizzare i redditi dei senigalliesi senza considerare i redditi degli immigrati e infine Bevilacqua, vaso di coccio in messo a vasi di ferro in quanto deve a loro la sua nomina a Direttore, fa solo inaugurazioni di servizi già in atto oltre che mettere gli operatori nelle condizioni di lavorare in un clima non certo tranquillo, come palesano mail in nostro possesso.
Dunque, concludendo, tutte cose importanti per loro mentre per noi ci si arrampica sugli specchi senza interessarsi sulle vere priorità quali la Risonanza Magnetica, costo di oltre un milione e mezzo e impossibile da prenotare perché il CUP non ha posti a disposizione, la riattivazione dei 10 posti di Gastroenterologia, tolti per carenza di medici, l’implementazione degli esami in Laboratorio Analisi pur con un numero di operatori più che adeguato che aspettano solo in segnale, la Tac del Pronto Soccorso, da sempre promessa ma mai acquistata e soprattutto la riappropriazione dell’Utic di Cardiologia, tolta e declassata a Riabilitativa con determina 361/2017.
Dott. Volpini ora che è più libero di muoversi, almeno così sembrerebbe, che fine a fatto la sua risposta che accoglieva la mozione Fabbri del 31 Agosto 2018 in Consiglio Regionale in cui dichiarava testualmente per la Cardiolgia Utic di Senigallia una “rimodulazione dei posti letto distribuiti con uguali servizi a garantire che non ci siano situazioni perequative a danno dei Senigallia”??
Tradotto dal burocratese significa che il PD, quale partito di maggioranza, accoglieva il mantenimento dei posti letto UTIC di Senigallia nella nostra Cardiologia che la delibera sopracitata aveva tolto.
Ripetiamo la domanda: Consigliere Volpini ora che è libero da lacci e lacciuoli (sente che termine politico usiamo, certamente a lei congeniale) che fine ha fatto la difesa della nostra Cardiologia UTIC?? È meno importante delle inaugurazioni??
E lei sindaco Mangialardi, ora che è “Coordinatore del Coordinamento” per la salute, perché non fa come i sindaci di Pergola, Urbino, Fano, Jesi, Fabriano etc…che non sono coordinatori ma che difendono con il “coltello tra i denti” i loro Ospedali?
È troppo impegnativo perché contrasta con le direttive partitiche di riferimento?
Se ti tolgono tutto subito scendi in piazza. Invece ti tolgono un pezzettino alla volta in modo che tu prima o poi dica: “Meglio chiuderlo a sto punto”.
Non cadiamo nel loro tranello!!!La sanità pubblica è di tutti.
Da
Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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