Ancora acquisizioni per “Senigallia città della Fotografia”: un autoscatto di Emanuele Cavalli
Noto pittore, fu fratello del grande fotografo Giuseppe
Continuano le acquisizioni di prestigio storico e culturale per le raccolte di Senigallia Città della Fotografia.
Maria Letizia Cavalli, figlia del Maestro, ha comunicato oggi al prof. Bugatti, direttore del Musinf la decisione di affidare all’Archivio Italiano dell’Autoritratto, istituito dal Museo Senigalliese, la conservazione di un prezioso autoscatto di Emanuele Cavalli. Come noto Emanuele, fratello di Giuseppe Cavalli, promotore e teorico del Gruppo Misa, è stato pittore di fama nazionale. Il suo nome è legato alla storia della Scuola Romana di pittura.
Nato a Lucera nel 1904, Emanuele Cavalli si trasferì giovanissimo a Roma, dove si formò alla scuola di Felice Carena, diventando ben presto protagonista della vita culturale e artistica della Capitale. Soggiornò anche a Parigi, dove stabilì contatti con De Chirico, Savinio, De Pisis ed espose al Salon Bovy con Fausto Pirandello. Tenne la sua prima mostra personale a Bari, nel 1930, e in Puglia tornò ad esporre con regolarità fino agli anni Settanta. Tra il 1931 e il 1933 partecipò all’elaborazione e all’affermazione, con Giuseppe Capogrossi e Corrado Cagli, dell’ indirizzo estetico denominato “tonalismo”, che introdusse una ventata di novità nel panorama artistico romano e nazionale.
Nel 1933 firmò, con Capogrossi e Melli, il Manifesto del Primordialismo Plastico, che accentuò il dato spirituale e astratto della ricerca pittorica. Partecipò fin dal 1926 a quasi tutte le edizioni della Biennale di Venezia e, dal 1931, alle esposizioni della Quadriennale di Roma. Nel 1945 si trasferì a Firenze, dove insegnò Pittura all’Accademia di Belle Arti. Dopo il 1949 molti dei suoi amici avevano intrapreso la strada della pittura astratta e informale. Si trattò per lui di un periodo difficile che superò dedicandosi all’altra sua grande passione, la fotografia.
Dal 1960 seguì l’impegno dell’ insegnamento nella Scuola libera del nudo dell’Accademia di Firenze e continuò fino alla sua morte, avvenuta a Firenze nel 1981, a sviluppare con coerenza le meditazioni sul colore e sulla figurazione, iniziate negli anni Trenta.
L’autoritratto fotografico di Emanuele Cavalli sarà esposto entro fine settembre alla Rocca Roveresca dal Musinf in occasione di una conferenza stampa a cui parteciperà Giorgio Bonomi, che coordina la Raccolta dell’Archivio dell’Autoritratto.
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