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“Senigallia deve a Renata Sellani tributo di gratitudine e riconoscenza”

Il cordoglio del Comune e del sindaco per la scomparsa di una donna che "ha dedicato la vita a scuola, associazioni e cultura"

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Maurizio Mangialardi

Dopo una lunga vita dedicata tutta alla scuola, alla cultura e all’associazionismo culturale la preside Renata Sellani ci ha lasciato.

Se ne è andata in silenzio e in solitudine ma la sua lunga e attiva presenza nella vita cittadina, e non solo, ha lasciato un patrimonio, nei vari ambiti in cui ha operato, che va ricordato e valorizzato. E’ entrata giovanissima nell’insegnamento e ha svolto l’attività di docente nelle scuole della nostra città, molto preparata e stimata professionalmente tanto da essere più volte chiamata a tenere corsi di aggiornamento ai colleghi.

Nei primi anni settanta le viene affidata la presidenza della scuola media di Marzocca, diventata scuola autonoma “A Berardi”: qui subito si manifesta la sua concezione di una scuola aperta, viva,tutta tesa a stimolare interesse e capacità degli allievi: attività di teatro, sportive, di sostegno, arricchivano il curricolo scolastico, aprendo la scuola ad esperienze esterne e alla partecipazione a concorsi regionali e nazionali.

Poi quando Renata Sellani assume, alla fine degli anni settanta, la presidenza della scuola media “Marchetti” riesce sin dall’inizio a dare una forte caratterizzazione all’Istituto promuovendo quel Corso ad Indirizzo Musicale che, allora uno dei pochi in Italia, continua ancora oggi e del quale andava particolarmente fiera.

Ma oltre alla scuola la sua forte personalità, sia culturale che organizzativa, ha lasciato una impronta indelebile nel campo della poesia dialettale, della quale ha sempre custodito ed esaltato l’indiscutibile valore di memoria e di cultura: vastissima la sua produzione poetica in dialetto. A lungo è stata Presidente dell’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali fino ad organizzare a Senigallia, nel 2012, il Convegno Nazionale dei Poeti e Scrittori Dialettali. Poetessa,autrice teatrale, docente e Preside, presidente di varie associazioni culturali cittadine (va ricordata l’Associazione “Amici dell’Arte e della Cultura” attiva per molti decenni), Renata si è impegnata in tutti questi campi con grande generosità ed indiscussa competenza. Per questo riteniamo sia anche una persona cui la città e moltissimi concittadini, suoi allievi o collaboratori nella miriade di attività di cui è stata animatrice, devono molto.

L’amministrazione riserva a lei, in questo triste momento, un particolare tributo di gratitudine e di riconoscenza. Sentimento questo che trova riscontro nelle parole del sindaco Maurizio Mangialardi: “E’ con profonda tristezza che ho appreso della morte della mia Preside Renata Sellani, con la quale avevo festeggiato, qualche mese fa, il suo 96 compleanno: mi lega a lei un profondo sentimento di stima e di affetto dagli anni della scuola media quando l’ho avuta quale Preside per tutto il triennio. Ho subito percepito, giovanissimo studente, la grande fiducia e il grande credito che dava agli allievi, contraccambiato da entusiasmo e voglia di fare; ricordo le esperienze scolastiche indimenticabili nell’attività teatrale e sportiva con lapartecipazione a concorsi nazionale per noi molto stimolanti. Stima e apprezzamento che nella mia attività di amministratore prima e di sindaco poi si sono consolidati : sempre pronta a collaborare, mettendo a disposizione la sua ricca esperienza professionale e la sua grande versatilità culturale. In particolare voglio evidenziare il suo amore per il dialetto, che riteneva un patrimonio linguistico e culturale da salvaguardare ed alimentare: moltissimo si è spesa per questo tanto da essere considerata il punto di riferimento nazionale dei Poeti e Scrittori dialettali italiani. La sua morte , al di là della mia personale mestizia, lascia un grande vuoto nella vita culturale e associativa della città: credo che noi tutti le dobbiamo un profondo ed affettuoso tributo di gratitudine e riconoscenza”.

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