Senigallia, roghi e danni: Mazzoni rischia un nuovo processo
Le vittime sarebbero le stesse del procedimento chiuso due mesi fa
Il senigalliese Jurgen Mazzoni potrebbe presto trovarsi di nuovo alla sbarra. La procura ha infatti notificato al 42enne senigalliese, condannato nel 2002 per l’omicidio della moglie Federica Gambardella, l’avviso di conclusione dell’indagine scaturita da una serie di incendi e danneggiamenti ai danni delle auto dei genitori della sua vittima di stalking una studentessa senigalliese di 24 anni.
Mazzoni è attualmente in carcere per gli atti persecutori nei riguardi della ragazza: è stato condannato lo scorso maggio a tre anni e mezzo di reclusione. Il processo davanti al collegio penale non ha però tenuto conto di uno stralcio dell’inchiesta per cui il pm Ruggiero Dicuonzo ha aperto un altro fascicolo.
Le vittime sono le stesse del procedimento chiuso due mesi fa; i reati in questione sono: incendio doloso e danneggiamento. Contestazioni riguardanti i roghi appiccati a un’auto e un furgone da lavoro e lo squarcio delle ruote sempre ai danni di una vettura in sosta di proprietà dei genitori dell’ex ossessione amorosa di Mazzoni.
Gli episodi contestati dalla procura risalgono al periodo tra ottobre 2016 e aprile 2017. L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Natalini, ha sempre rigettato le accuse degli atti vandalici.
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