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Restaurata la scultura di Giuliani rimasta danneggiata alla Rocca di Senigallia

Uno stupido gesto di ignoti teppisti l'aveva spostata e piegata: "è un simbolo"

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Sculture Giardini Rocca Roveresca

Vincenzo Bianchi, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e presidente onorario della Fondazione Brancusi ha scritto di aver appreso, attraverso i drammatici scatti di vari fotografi, il risultato dello stupido gesto teppistico, che aveva spostato e piegato una delle belle sculture, che Giuliano Giuliani aveva donato alla raccolta del Musinf, il Museo d’arte moderna di Senigallia.

“Con quella scultura” ha scritto il prof. Bianchi, “Giuliani aveva voluto segnare la partecipazione alla fase istitutiva del Museo senigalliese, attorno al quale si erano uniti tanti grandi artisti degli anni Ottanta. L’opera di Giuliani, collocata ai giardini della Rocca Roveresca, è ormai divenuta uno dei simboli della Città. Perciò voglio ringraziare il sindaco Mangialardi per aver prontamente impegnato la Municipalità senigalliese nella realizzazione di un intervento di restauro. E voglio ricordare”, conclude il prof. Vincenzo Bianchi, “che l’istallazione di Giuliani si può considerare l’origine prima di quel museo urbano della scultura di cui Senigallia si è andata dotando. Il volgare gesto di teppismo, invece di umiliare Senigallia e la cultura, ha provocato una pronta reazione e ha consentito di innestare un momento di riflessione culturale sul patrimonio cittadino d’arte contemporanea di Senigallia, che per la fotografia e per la scultura è veramente eccezionale”.

Il prof. Bugatti direttore del Musinf, ha comunicato che, condividendo la presa di posizione del prof. Bianchi, i fotografi e gli artisti del Musinf nell’incontro di venerdì sera, alle 21, coglieranno l’occasione per ricordare la figura, l’opera, i tanti successi di Giuliano Giuliani, grande scultore, amico di Senigallia e del Musinf. Nel 2003 Giuliani era stato insignito del “Premio Internazionale G. Marconi”, in occasione della sua mostra allestita all’Istituto Italiano di Cultura a New York. Giuliani era nato a Bologna, città ove aveva ricevuto la formazione artistica all’Accademia.

Sue opere sono presenti in spazi pubblici a Bologna, Gallarate, Marzabotto, nella sede della Fondazione Guglielmo Marconi. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Renzo Canestrari, Giorgio Celli, Pier Luigi Cervellati, Giuseppe Marchiori, Bruno Munari, Giuseppe Pardieri, Piero Pozzati, Eugenio Riccomini, Franco Solmi, Paolo Zauli in altrettante monografie pubblicate dal 1981 ad oggi. Nel 2001 il Circolo Artistico di Bologna ha allestito una mostra in Palazzo Isolani con otto sculture di Giuliani a grandi dimensioni. Le stesse opere sono state collocate in esposizione permanente nel parco di Ca’ Vecchia di Crespellano, nella formula di Teatro

Giuliano Giuliani è mancato nel 2017. Dopo alcuni anni di impiego nel disegno tecnico, nel 1953 aveva fondato a Bologna Elios, con sede prima in via Parigi poi in via Testoni, per oltre cinquanta anni indiscutibile riferimento bolognese per la riproduzione di disegni, immagini e documenti per architetti, ingegneri, studenti e tutti i rappresentanti delle professioni apparentate con la sfera creativa. Ma Giuliani non è stato solo un eliografo di successo. Amava infatti esplorare la bellezza attraverso l’architettura e, soprattutto, attraverso l’arte nella sua espressione di manipolazione della materia – il legno, il ferro, la terra. Alla scultura si appassionò al punto da dedicarle pressoché tutto il suo tempo. Le sue opere sono conservate nell’intimità della sua abitazione di città e negli interni e negli esterni della sua casa sopra alle colline di Crespellano, la Ca’ Vecchia, ma hanno vissuto a lungo anche nello storico negozio-laboratorio di via Testoni 10, così come oggi sono visibili in alcuni luoghi urbani in Emilia e nelle Marche. Per iniziativa di un’Associazione bolognese, una di esse, forse la sua ultima, intitolata ‘Vita’, è a Casalecchio di Reno, in un prato ai margini dell’imbocco di via della Stazione. ‘Vita’ assembla mirabilmente in una spirale sferica 96 pali estratti dalle strade bolognesi, destituiti dei rispettivi cartelli stradali. In occasione di Artefiera 2017, negli stessi spazi del negozio-laboratorio Elios a Bologna, la mostra ‘Elios drive-in/Officina Giuliani’ aveva proposto, in un evento di omaggio all’autore, una vasta selezione del lavoro artistico di Giuliani.

MUSINF
Pubblicato Sabato 2 giugno, 2018 
alle ore 7:06
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