Le riprese del film “I nostri figli” che si stanno svolgendo da qualche giorno in città oggetto di dibattito sui social.

E se tutti sottolineano la visibilità che viene data alla città (il film tv sarà trasmesso in prima serata su Rai 1 il 25 novembre 2018), c’è anche chi evidenzia con amarezza le lamentele di coloro che sostengono di aver subito disagi (davvero minimi, n.d.r.) per i ciak.

Negli ultimi giorni una utente del gruppo pubblico “Sei di Senigallia se…” ha sottolineato con rammarico “la presenza di gente che si lamentava perché venivano chiuse delle vie. Lamentele perché si doveva passare in quella strada proprio al momento del ciak…Come non si potessero aspettare 5 minuti. Maleducati che rispondevano alla protezione civile o al maresciallo dei carabinieri che pensavano di mantenere l’ordine e transennare per non fare passare la gente durante la ripresa sotto disposizione della produzione. Tutto ciò invece che essere contenti e collaborativi…”: un post pubblico – molto apprezzato – che ha scatenato la discussione e sul quale sono intervenuti molti cittadini, il consigliere comunale Rebecchini ed anche un componente della produzione stessa che ha precisato come questa “stia chiedendo soltanto un po’ di collaborazione, offrendo inoltre massima disponibilità a chi dovesse attraversare una strada per ogni tipo di urgenza o problematica. Abbiamo trovato soprattutto tante persone incuriosite e rispettose del nostro lavoro, e quando questo si verifica la stessa troupe è molto contenta”.

L’assessore Enzo Monachesi, intervenuto nella discussione, ha precisato come “il film fosse destinato a Cinecittà, ma la famiglia Calì (a cui la trama si ispira) ha voluto fermamente che si girasse a Senigallia per ringraziare tutti i concittadini che l’hanno aiutata”.