Banda ultralarga: al via nelle Terre della Marca Senone il progetto pilota
L'obiettivo è ottimizzare la progettazione e lo sviluppo della banda ultralarga e migliorare il processo di manutenzione
Le Marche avviano la sperimentazione del progetto SINFI, ovvero il nuovo Catasto delle infrastrutture, cui tutti i Comuni a breve saranno chiamati a operare quotidianamente.
L’obiettivo è favorire la condivisione delle infrastrutture già esistenti, in particolare nel sottosuolo, per ottimizzare la progettazione e lo sviluppo della banda ultralarga e migliorare il processo di manutenzione delle stesse.
A sperimentare il progetto pilota del ministero dello Sviluppo economico, oltre al Comune di Prato, saranno i Comuni delle valli del Misa e del Nevola – Senigallia, Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti e Trecastelli – che oltre a fornire il proprio contributo in termini informativi e logistici per le operazioni di scavo, ricerca e analisi, potranno acquisire in anteprima le competenze necessarie per l’utilizzo del sistema, giovarsi del supporto esclusivo e dedicato del gruppo di lavoro SINFI e suggerire migliorie o funzioni aggiuntive.
Il progetto, gestito da Infratel Italia, società in-house del ministero dello Sviluppo economico, assume dunque un grande valore strategico per il territorio.
“La possibilità di riutilizzare le infrastrutture censite evitandone la duplicazione – spiega Pietro Abbati Marescotti, manager di Infratel Italia – porterà grandi vantaggi sia in termini di efficienza, con un significativo risparmio sui costi e sui tempi di realizzazione per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga, sia in termini di impatto ambientale. Particolarmente utile, poi, è il catalogo dei servizi offerti dal SINFI, tra cui la fornitura di informazioni utilizzabili nell’ambito della prevenzione di pericoli legati al dissesto idrogeologico o all’attività sismica, grazie alla possibilità di visualizzazione delle analisi di rischio sulle infrastrutture e sulle reti”.
“Abbiamo accolto con grande favore – afferma il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – l’opportunità offertaci dal ministero dello Sviluppo economico e da Infratel Italia, che dà ai nostri territori l’occasione di partecipare da protagonisti allo sviluppo del Piano Nazionale per la Banda Ultralarga, essenziale per il superamento del digital divide e per rafforzare ulteriormente la nostra Agenda Digitale Locale. Ma il contributo che diamo con l’avvio di questo progetto pilota va oltre noi stessi per guardare all’intero Paese, che, proprio sulla banda ultralarga, necessita di ridurre drasticamente il ritardo da molte altre nazioni europee per essere competitivo e sviluppare gli strumenti necessari al progresso economico e tecnologico”.
“Lo sviluppo della banda ultralarga – spiega il consigliere regionale Enzo Giancarli – è anche una questione democratica. Consentirne a tutti l’accesso è fondamentale per la crescita sociale ed economica del Paese. Per questo la Regione Marche ha deciso di investire su questo terreno risorse significative, affinché il carattere strategico dello sviluppo della banda ultralarga abbia un seguito concreto e non rimanga solo un enunciato”.
“La nostra Amministrazione comunale – sottolinea l’assessore all’Innovazione tecnologica Chantal Bomprezzi – si caratterizza da sempre per la sua virtuosa attenzione allo sviluppo e all’impiego delle nuove tecnologie. Basti ricordare l’approvazione delle Linee Guida per l’Agenda Digitale Locale, l’essere stati tra i primi Comuni a sottoscrivere la Convenzione Infratel Italia che disciplina il rapporto e l’impegno dei Comuni nei confronti del governo per la realizzazione della rete in fibra, e ora la sperimentazione del progetto SINFI. Credo che stiamo assolvendo a un compito molto importante, quello di rendere i nostri Comuni parte attiva nei confronti di Infratel e di Open Fiber, la società aggiudicataria dell’appalto, per velocizzare e razionalizzare i lavori di installazione della banda ultralarga. E lo facciamo individuando i luoghi della città più bisognosi di copertura di rete, come aziende, scuole, strutture pubbliche e frazioni, collaborando con i livelli istituzionali sovra ordinati, a partire dalla Regione Marche”.
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