Stabilimenti di Polizia di Senigallia, 70 anni di “meritoria attività” – FOTO
Benemerenza del Comune con questa motivazione. Ancora oggi, 80 impiegati nell'area di via Sanzio, unica in Italia
Una due giorni di festa per celebrare i 70 anni degli Stabilimenti di Polizia di Senigallia, nati come Centro Recuperi nel 1948 e ancora oggi situati negli ampi spazi lungo via Raffaello Sanzio.
Mercoledì 28 marzo le scuole Fagnani e Marchetti visiteranno gli stabilimenti, mentre giovedì 29 il capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, sarà alla Rotonda: nell’occasione il Comune di Senigallia conferirà la civica benemerenza per – si legge nella motivazione – “la meritoria attività svolta nei settant’anni di presenza a Senigallia e per aver contribuito al benessere economico della città attraverso l’occupazione di moltissimi lavoratori, alla conoscenza di Senigallia in ambito nazionale, a fornire aiuto e sostegno a molte comunità italiane in occasione di calamità naturali, dando in tal modo lustro alla città ed elevandone il prestigio attraverso le opere realizzate”.
Un’area enorme, ma spesso sconosciuta agli stessi cittadini, come ammette lo stesso Direttore dello Stabilimento, il Dirigente Superiore Tecnico Giuseppe Tranzillo, in carica dal 2015: il 70° sarà un’occasione per aprirsi alla cittadinanza e alle scuole.
“Siamo nati nel 1948 come Centro Recuperi – evidenzia Tranzillo – Un polo logistico, unico in Italia, in cui camion portavano materiale post bellico che riutilizzavamo ad uso civile. Un’attività meritoria svolta pure in emergenze nazionali come il terremoto del Belice (1968) e di Ancona (1972) e con grande abnegazione da tante persone, spesso provenienti da altre parti d’Italia e poi stabilitesi qui. Persone che hanno dato un esempio arrivato fino ad oggi e a noi”.
Gli Stabilimenti, che attualmente impiegano circa 80 persone (in passato sono state pure 300, dando lavoro a persone non facenti parte della Polizia statale), “restano un’eccellenza della Polizia di Stato. Siamo al servizio delle Questure di tutta Italia, da cui arriva materiale inservibile che per noi invece è una risorsa: vestiti, mobili, equipaggiamenti, caschi, questi sono i materiali che ci arrivano per il riuso”.
C’è poi il settore delle armi, di cui negli Stabilimenti, rigidamente controllati, si fa riparazione e manutenzione in officine che si configurano come veri e propri opifici artigianali specializzati: qui arrivano in tal senso ad esempio le armi sequestrate dalla Polizia ai malviventi di tutta Italia; negli ultimi tre anni si è svolta inoltre la formazione di circa 500 armaioli.
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