“Cardiologia di Senigallia: storia normale di un cittadino normale…”
Comitato Difesa Ospedale: "...e di accordi politici che hanno deciso la chiusura dell'Utic..."
Storia normale di un cittadino normale.
Anno 2008: il Sig Mario Rossi ha 78 anni ha avuto un infarto è stato ben curato alla Utic di Senigallia; nel primo periodo il paziente va ad Ancona fa la coronarografia e ritorna all’Utic di Senigallia per continuare la cura.
In futuro il Sig Mario Rossi andrà al P.S (Pronto Socorso) di Senigallia (giugno 2018).. Sentiva un affanno da qualche giorno e la notte precedente all’accesso al P.S., non riuscendo a dormire per l’affanno, l’ha passata seduto in poltrona.. perché respirava meglio…
Al P.S, di Senigallia i bravi medici stabilizzano il paziente, fanno alcuni accertamenti e la diagnosi di un piccolo infarto complicato da scompenso cardiaco… Decidono di ricoverare il malcapitato in una Cardiologia dotata di Utic di primo livello…
Il medico del P.S. di Senigallia….Guarda la mappa vede i posti letto per acuti e scopre che l’Ospedale di Senigallia ha 4 posti letti per acuti (UOC di Rianimazione, non di Utic), l’Ospedale di Fabriano ha 8 posti letto per acuti (UOC di rianimazione e UOS di Utic), l’Ospedale di Jesi ha 17 posti letto per acuti (6 alla UOS di Utic, 6 per la cura della Ictus e 5 per la UOS di Rianimazione).
Il povero medico del P.S. di Senigallia, da siffatta situazione, è costretto a trasferire il Sig Rossi all’ospedale di Jesi per continuare le cure in un ambiente specialistico appropriato…
Ma i figli del Sig Rossi (anche loro residenti a Senigallia) chiedono al medico del PS il motivo del trasferimento in un altro ospedale visto che 10 anni prima era stato ben curato all’ospedale di Senigallia…. E qui… Scoppia il caso perché “l’uccellino” sempre bene informato viene a sapere che qualche anno fa i nostri politici hanno fatto un accordo basato su “logiche politiche” decidendo che l’Utic di Senigallia andava chiusa!!!!
Quindi i figli del Sig Rossi, grazie a questo accordo, hanno dovuto fare tutti i giorni avanti e indietro tra la loro città e quella ben più fortunata di Jesi per assistere il proprio padre… Perdendo alcune giornate di lavoro…..
Ma vabbè che importa se l’80% dei cittadini della Provincia abita sulla costa e se i posti letto per acuti sono a Jesi e a Fabriano! ……Gli accordi politici vanno rispettati.!!!?!?!
Questo cittadino che abbiamo rappresentato è un potenziale nostro paziente che in futuro andrà in P.S. dove i medici del P.S. lo stabilizzeranno e, come dice il direttore de l’Asur Marini, lo trasferiranno dove ci sono posti di Utic, ma non nel nostro Ospedale perché a Senigallia l’Utic non c’è più…..E’un paziente ipotetico un cittadino senigalliese come ce ne sono tanti… Uno di a quei 390 pazienti che venivano ricoverati in Utic a Senigallia.
Sig. Sindaco Mangialardi, Presidente Ceriscioli e Assessore Volpini fatevi carico del problema e spingete verso una soluzione che non danneggi la cittadinanza di Senigallia.
Da
Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
....perche' non si e' ancora dimesso ?
....ha detto che l'avrebbe fatto se l'ospedale avesse avuto problemi
....forza, un'atto di "coerenza" nella vita non ha mai ucciso nessuno !!!
....attendiamo fiduciosi, attendiamo fiduciosi, attendendo fiduciosi.....
Smettetela di credere a questi (...omissis...) politici locali, ricordatevi che loro promettere vero qualunque cosa, per un voto. ridicoli. Ora le elezioni ci sono state, vedrete come cambieranno registro! Confideranno sulla memoria corta della gente. Per fortuna che c'é internet e i social (i loro principali nemici).
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