“Cardiologia declassata, nonostante rassicurazioni Mangialardi-Volpini”
Movimento 5 Stelle: "smantellato un reparto d'eccellenza dell'ospedale di Senigallia"
Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Volpini sul fatto che l’UTIC di Senigallia fosse salva, e del sindaco Mangialardi che si riteneva soddisfatto della rimodulazione della cardiologia, il 15 dicembre 2017, con la determina ASUR 732, la Cardiologia di Senigallia è stata declassata a reparto riabilitativo e l’UTIC è definitivamente scomparsa.
La Cardiologia – UTIC di Senigallia è la più grande dell’Area Vasta 2, l’unica che rispetta i requisiti previsti dal decreto Balduzzi in termini di dimensioni (20 + 6 posti letto) e di volumi di prestazioni e che possiede tutti i requisiti previsti dal manuale di autorizzazione e accreditamento delle Marche, in quanto ha anche l’ambulatorio pace maker, che è tra i primi 5 della regione.
Con lo smantellamento di un reparto un territorio di circa 100.000 abitanti, che d’estate triplica le presenze, è stato lasciato privo di una specialità fondamentale per la gestione dell’urgenza cardiologica, con gravissimi rischi per la salute pubblica. Del “nuovo” reparto di riabilitazione cardiologica non sappiamo ancora né cosa potrà fare, né quanti posti letto avrà … le ricadute organizzative vengono rimandate a decisioni che dovranno essere prese di concerto tra la direzione medica di Senigallia e i primari di PS e Cardiologia, in linea con la nuova organizzazione, ma ad oggi non si ha traccia dei documenti che dovrebbero chiarire i percorsi dei pazienti e le attività sanitarie.
In data 9 febbraio il nostro portavoce in consiglio regionale Piergiorgio Fabbri ha depositato una mozione per impegnare la giunta Ceriscioli a rivedere le sciagurate decisioni prese a scapito della salute dei cittadini di Senigallia e di tutto l’hinterland.
Il M5S marchigiano ha da subito cercato di restituire la sanità ai cittadini, contrastando la manovra piddina di accentrare – come aveva fatto anche il precedente governatore, Spacca – il controllo della sanità nelle mani della Giunta regionale a scapito dell’Assemblea Legislativa, sottraendo una materia di così fondamentale importanza per tutti i cittadini al dibattito democratico.
Ovviamente, terremo informati i cittadini sulla calendarizzazione della discussione della mozione, affinché possano, se interessati, seguire il dibattito in consiglio regionale.
Stefania Martinangeli, Elisabetta Palma
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