“Ricordi quei tempi in cui noi giovani di Senigallia andavamo in discoteca….”
Le abitudini di una volta, e quelle di adesso: e chissà che non si riparta proprio dalle vecchie tradizioni
Un paio di anni fa parlavo con alcuni amici, a loro volta come me genitori di figli quasi adolescenti, e si ricordavano i bei tempi in cui noi, quando eravamo ragazzi di 15.. 16.. 17 anni, andavamo a ballare in discoteca di domenica pomeriggio.
Ci si divertiva con poco, si ballava, i più fortunati “beccavano”.. e si stava bene e si tornava a casa per cena.
Ricordo ancora l’emozione e la gioia quando ci si incontrava alle tre del pomeriggio e dalla stazione di Senigallia c’era anche l’autobus, che era pure gratis, che ci portava al “Karibù” (poi divenuto Clakson ed ora Megà).
I nostri genitori vivevano il loro sabato sera tra amici e non erano obbligati ad accompagnarci a ballare a mezzanotte e a fare alzatacce notturne per venire a riprenderci alle tre di notte (magari qualcuno anche alle 4 di mattina..).
Per noi giovani il sabato sera era un “tempo” da passare tra amici, facendo cose semplici: una pizza insieme, oppure si andava al cinema, o a casa di qualche amico che ospitava tutti, per ridere e semplicemente stare insieme e parlare, cosa che in disco è quasi impossibile fare. La domenica mattina si dormiva un po’ di più e poi si poteva andare a messa o studiare o fare una passeggiata, ed il pranzo era con tutta la famiglia.. Almeno una volta si pranzava tutti insieme, ed era sacrosanto!
Erano i ritmi di una volta ma a mio avviso più adatti ad un ragazzino di 14 o 15 anni, e ti svegliavi per pranzo perchè non eri tornato quasi all’alba ridotto come uno straccio.
Ed il ritorno a casa dalla discoteca la domenica sera? Quasi un passaggio di frontiera in tempo di guerra fredda! Quando tornavi dalla discoteca all’ora di cena, venivi supervisionato dai genitori.. squadrato, osservato, anche annusato da cima a fondo!
Ma era tutto così bello.. Con questi amici con cui parlavo si diceva: “dobbiamo provarci, dobbiamo far rete e provare a convincere qualche locale a riaprire la domenica pomeriggio”.
Sembrava una cosa impossibile. Ora non so se qualcuno ci ha ascoltato, ma di sicuro qualcuno ci ha pensato e con stupore ho visto c’è chi torna a farlo.. .
Oh intendiamoci.. non è che tifo per mandare i ragazzi in discoteca.. ma se ballo deve essere, meglio un ballo sano la domenica pomeriggio piuttosto che un sabato a notte fonda. Sicuramente sarà difficile cambiare le mode.. ma chissà, forse con il nostro aiuto e con la possibilità di essere uniti come genitori e nelle decisioni e la capacità di fare rete.. potrebbe avverarsi un piacevole “ritorno al futuro”.
Da
Il Grillo Parlante
Mi fa strano che chi ha vissuto quei tempi faccia finta di non sapere quello che succedeva la dentro.
Detto questo, ci mandereste i vostri figli?
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