SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Questa volta su “A Tutto Zampe” parliamo di felini ovvero del gatto

Prima di prenderlo e di prendercene cura vediamolo più da vicino

Netservice - Editoria on-line
Un gatto si avventura nell'erba

La fisiologia di quest’animale assomiglia a quella di altre specie e come tutti i mammiferi è “omeotermico” cioè in grado di mantenere gli organi interni ad una temperatura tra i 38 e i 38,5 C.E’ un predatore, è silenzioso, misterioso, indipendente, cacciatore notturno, territoriale, agile, molto accurato nella pulizia personale, addormentato o raggomitolato a far le fusa, rumoroso nell’accoppiamento. Queste caratteristiche sono adattamenti per sopravvivere in ambienti diversi, dove cercano e cacciano la preda e poi passano molto tempo a “ricaricare” le riserve energetiche. La sua cute è elastica e resistente (lo spessore varia da 0,4 a 2 mm.) ed è una barriera tra ambiente esterno e interno che diminuisce la permeabilità grazie al pelo e gli strati cornificati della pelle.

Il pelo protegge la cute da graffi, tagli, basse temperature e sostanze chimiche mentre la peluria, più sotto, agisce da isolamento termico. Sul muso ci sono le vibrisse e i peli tattili, collegati alle cellule nervose, che hanno un ruolo sensorio. Le ghiandole sebacee, collegate al follicolo pilifero secernono una sostanza grassa e concorrono alla formazione della pellicola cutanea. Ve ne sono di due tipi: le sudoripare (apocrine) e quelle eccrine. Le prime, si aprono nel follicolo pilifero e sono su tutto il corpo, producono un liquido alcalino ricco di proteine. Le seconde si aprono sulla cute e nei carnivori sono circoscritte ai cuscinetti delle zampe dove hanno il compito nell’aumento della trazione. Le ghiandole sia del muso sia d’altre parti producono i feromoni, sostanze molto importanti per il gatto quando marca l’ambiente familiare e durante le relazioni sociali. Se il gatto strofina le guance contro qualcosa significa che marca la sua presenza. Il gatto è un individualista e sta bene con i bambini e le persone non più giovani; non deve essere portato fuori quotidianamente e sa stare da solo anche per molte ore. Se lo dovete scegliere tenete conto delle varie razze perché differenziano il carattere e l’indole del gatto. Quelli a  pelo lungo e semi-lungo avranno più bisogno di essere curatirispetto a quelli a pelo corto o raso. Dopo lo svezzamento ovvero 6-7 settimane potete cominciare a nutrirlo con cibi umidi o secchi, specifici, lasciando a disposizione del latte. E’ importante usare cibi per cuccioli perché sono preparati con ingredienti indicati per una corretta e sana crescita.

Fino a 1 anno potrete nutrirlo così poi passerete ad alimenti per adulti. Per la cuccia (in commercio ne trovate tante sia aperte sia chiuse) sarà il gatto a trovare dove meglio stare…

Per quanto riguarda la lettiera non prendetela troppo piccola, mettetela in un posto appartato e tenetela ben pulita. Il gatto ha molta cura del suo pelo e passerà molto del suo tempo a farsi “toilette”, poi dormirà tanto o meglio farà finta di dormire perché lui è sempre vigile. Per evitare che graffi tutto sarà utile comprare i “tiragraffi” in cartone o corda con i quali si sfogherà. Infine una semplice pallina fatta con il giornale lo farà divertire moltissimo.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura