E’ il più esperto dei nuovi arrivati, con una lunga carriera alle spalle che oltre che in serie A2 argentina lo ha visto militare a lungo in serie B e C in Italia: tuttavia, quella di questa stagione a Senigallia è la prima volta di Emiliano Paparella nelle Marche, dove invece aveva giocato il fratello Santiago, avversario pure della allora Barzetti in maglia Fossombrone, prima, e Falco Pesaro, poi.

Si presenta il play argentino Emiliano Paparella, classe 1983, lo scorso anno a Cefalù, sempre in serie B.

Paparella, quali sensazioni dopo qualche settimana di preparazione?

“Decisamente buone. Certo è ancora presto per vedere il basket migliore, ma ho trovato un gruppo motivato, che mi lascia ben sperare”.

Che campionato sarà?

“Lo scorso anno ho affrontato un girone diverso, ma in precedenza mi ero scontrato più volte con pugliesi e abruzzesi come quest’anno, quindi molti giocatori li conosco: vedo equilibrio, non mi sembra esserci un team imbattibile come nel recente passato, ma il livello medio è alto”.

Come mai nelle Marche, e in particolare a Senigallia?

“Ho 34 anni, famiglia e tre figli, cercavo una piazza tranquilla e seria. Un posto dove poter rendere al meglio ma non ci fossero presidenti che fanno e disfano in un attimo. Mi piace l’ambiente familiare di Senigallia, dove la società ha voluto sempre costruire un roster che durasse negli anni. Inoltre conosco Chief del Cadia, che mi ha parlato benissimo della realtà senigalliese. E devo dire di essere rimasto piacevolmente stupito dai quasi 200 spettatori nella amichevole d’esordio contro il Val di Ceppo: spero che il pubblico ci stia vicino perché può dare una grossa mano a noi che giochiamo”.

Inoltre, la società ti ha dato una nuova opportunità…
“Si, allenerò anche le giovanili della Goldengas. Sono molto entusiasta, perché ho preso il patentino da istruttore da poco ed è la mia prima esperienza coi giovani”.

Foto tratta da www.firenzebasketblog.it