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“Il consiglio comunale sulla sanità è stato tragicomico e grottesco”

Fratelli d'Italia punta il dito contro la maggioranza e contro l'opposizione che ha ceduto alle sue pressioni

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Onoranze Funebri F.lli Costantini
La seduta del consiglio comunale di Senigallia del 23 maggio 2017

Il Consiglio comunale sulla sanità è stato tragicomico e grottesco. L’interesse principale non era l’ospedale, ma solo prendere in giro ancora una volta la comunità senigalliese. Il documento approvato dalla maggioranza PD con la complicità di una parte della minoranza è inutile e sterile. Persa l’occasione di confrontarsi con dignità davanti ad ASUR e Regione.

C’è chi nasce per fare il primo “attore” e chi, invece, per fare solo la “comparsa”. Chi improvvisa una parte, chi impara a memoria, chi copia e anche chi la parte se la dimentica. Poi, c’è chi vive all’ombra di chi si crede di essere un attore pensando di esserne la “spalla”, ma di fatto è un “sempliciotto” e nulla più. Tutti ammassati su un unico palcoscenico. Chi spinge e “strattona” di qua e di là; chi passa sopra tutti pur di esibirsi, mettendosi in prima fila. C’è anche chi sta in mezzo e, a seconda delle opportunità più o meno vantaggiose, avanza o retrocede; per finire, c’è chi dall’ultima fila pagherebbe oro pur di essere, per un solo istante, “noto”, uscendo dalla sua anonima mediocrità.

E’ questo il “sunto” della seduta del Consiglio comunale, che si è tenuto martedì 5 settembre, dedicato alla sanità e al futuro del nostro Ospedale. Una seduta del Consiglio tragicomica e grottesca, che ha visto, ancora una volta, un “gran bell’inciucio” tra una parte dell’opposizione e la maggioranza. Il copione della “pseudo-destra” senigalliese, che corre in aiuto della maggioranza, è da vent’anni che va in scena a Senigallia, tant’è che la sinistra governa da sempre grazie all’incapacità politica e strategica di “personaggi”, che si spacciano per appartenenti al “centrodestra”, ma che di fatto nulla hanno a che fare con i partiti che invece rappresentano per davvero quell’area politica, anche se dicono di essere loro la vera destra senigalliese. Questi “personaggi” rappresentano solo quella “convenienza” personale che evidentemente li contraddistingue da sempre nei fatti. Ecco perché, negli ultimi 20 anni, i “candidati” a Sindaco presentati in alternativa al PD, dall’Angeloni a Mangialardi, erano “vuoti a perdere” fin dall’inizio.

Detto questo, cerchiamo di fare qualche riflessione a voce alta e spieghiamo, seguendo semplicemente i fatti, cosa è accaduto nella seduta del Consiglio comunale di martedì scorso per far comprendere meglio ai cittadini l’ennesima “presa in giro” di un “modus operandi” falso e furbescamente ipocrita che alcuni “sedicenti” eletti hanno perpetrato nei confronti della comunità.

Tutto nasce dal continuo depotenziamento del nostro Ospedale, che dal 2005, ma le origini di tutto ciò risalgono ancor prima di questa data, è stato scientificamente e volutamente impoverito da una serie di Piani sanitari regionali “confezionati” e approvati dall’allora Governatore Spacca anche con l’avvallo, se non con la “complicità politica”, dell’allora Assessore comunale di Senigallia alla sanità, Fabrizio Volpini. Il quale a distanza di anni è stato anche “premiato” nel 2015 con uno scranno in Regione, la Presidenza della Commissione Sanità e, da ultimo, non con un Assessorato “pieno”, ma con una “delega consiliare” perché, forse, l’attuale Governatore Ceriscioli sa benissimo che Volpini, molto probabilmente, lascerà il PD per entrare in Art1-Mdp, il movimento politico di Bersani. Ma anche perché è stato l’unico modo per il PD di Senigallia e per il Sindaco Mangialardi di avere un “assist” per calmare il popolo senigalliese, i comitati e quanti si stiano opponendo alle scelte e alle decisioni che coinvolgono la nostra sanità locale e il futuro dei nostri servizi e strutture. Sappiano, però, che nonostante ciò, non ci fermeranno.

L’ulteriore depotenziamento dell’Ospedale civile di Senigallia, prevedeva la cancellazione dell’UTIC, reparto di importanza vitale, ed è da questo episodio che nasce una “mozione” del “Comitato a difesa dell’Ospedale e del diritto alla salute del territorio vallivo”, promosso dall’Associazione “Energie per Senigallia” e dall’Unione Nazionale Consumatori-Marche. La mozione viene fatta propria, protocollata e presentata al Consiglio comunale dal Capogruppo della Lega Nord, Davide Da Ros, e dal Capogruppo di Senigallia Bene Comune, Giorgio Sartini. A questa, se ne aggiunge un’altra del M5S a firma dei Consiglieri Martinangeli e Palma.

Apriti cielo! Questa situazione “irrita”, e anche molto, il Sindaco Mangialardi, raggiunto nel frattempo da un avviso di garanzia per i fatti dell’alluvione del 3 maggio 2014, ma “risvegliano” anche una “parte dormiente” dell’opposizione, che si è sentita “scavalcata” e presa in contropiede. Ecco, quindi, l’intenzione da parte di questi “personaggi”, con in testa in Sindaco Mangialardi, che tra l’altro avevano già scritto il “copione” di una ipotetica seduta consiliare, “inventarsi una mossa per contrattaccare” ovvero per “soffocare” la mozione proveniente dal Comitato a difesa dell’Ospedale. Una mozione precisa e fatta molto bene che, oltre a combattere la chiusura dell’UTIC, rimetteva in discussione le scelte contenute nel Piano sanitario regionale. Una mozione, con la quale tutto il Consiglio Comunale avrebbe potuto e dovuto chiedere ai vertici dell’ASUR e della Giunta regionale di rivedere l’intera questione della sanità relativa a Senigallia e ai Comuni della Valle del Misa e del Nevola. Una mozione, con la quale il territorio di tutto il comprensorio vallivo avrebbe potuto “intimorire” e “mettere con le spalle al muro” Regione e ASUR. In poche parole, una mozione con la quale Senigallia e il suo territorio vallivo avrebbe potuto dire a Regione e ASUR che “questa zona” non è più la cenerentola delle Marche, pretendendo rispetto, dignità e soluzioni importanti.

Questa mozione quindi non poteva andare bene perché “rompeva” gli accordi già maturati da tempo e, come i funghi, sono nati diversi Ordini del Giorno (alcuni non protocollati e presentati “di nascosto a tutti”), ma in particolare ne nasceva uno anche del Sindaco, firmato dal Presidente del Consiglio Comunale, Dario Romano, e da altri Consiglieri del PD, al quale si aggiungevano (Lupus in fabula) poi le firme di cinque Consiglieri di minoranza: Paradisi e Rebecchini (Unione Civica), Canestrari (Forza Italia), Mandolini (M5S) e Perini (Progetto in Comune). Un ordine del giorno, non affatto unitario e non rappresentativo dell’intero Consiglio comunale, davvero “inutile” sia perché rappresenta politicamente il nulla, poi perché non sortirà alcun effetto serio ed incisivo ed, infine, perché l’UTIC, come tutti ben sanno, verrà ridotta all’osso, non chiusa totalmente, ma depotenziata. Tutto è già stato deciso, ma nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente.

Tra le altre cose, abbiamo anche registrato l’ennesima “scorrettezza e falsità” del Sindaco Mangialardi quando, durante la seduta consiliare, nel suo deludente e noioso intervento, ha detto più volte che coloro i quali si stanno adoperando a raccogliere le firme non solo vanno dicendo che “l’Ospedale chiuderà”, ma anche che le firme sono inutili e non servono a niente. Una “scorrettezza e una falsità” volutamente asserita per infangare l’impegno dei Comitati e dell’associazionismo, che tanti “mal di pancia” e tanti “pensieri” stanno procurando al primo cittadino, e non solo a lui, ma anche a coloro che erano abituati a mettersi da soli le “medagliette” sul petto. Insomma, nessun rispetto per i Comitati e per i cittadini che, democraticamente, stanno raccogliendo migliaia di firme per salvare l’Ospedale dal depotenziamento ulteriore, ma anche per far sentire la loro voce.

Qual è la mossa politica e la lettura di questa “operazione sotto copertura”? Cerchiamo di rispondere a questa domanda, lecita e legittima:

1) La mozione del “Comitato a difesa dell’Ospedale”, l’unica che rimetteva in discussione tutto il Piano sanitario regionale in vigore facendo davvero una pressione sostanziale ai vertici dell’ASUR e della Regione, ha dato “fastidio” a Mangialardi, al PD e ai vari “collezionisti di medagliette”; quindi, andava bloccata e semmai bocciata, come del resto è accaduto visto che l’unico Consigliere Comunale che l’ha votata è il Capogruppo della Lega Nord, Davide Da Ros;

2) Il Sindaco Mangialardi, con la vergognosa ed ipocrita “complicità” dei cinque Consiglieri di minoranza, è riuscito a far approvare un documento inutile e vuoto che non infastidisce nessuno, non mette paura a nessuno e non allarma nemmeno i vertici della Regione, dell’ASUR e del PD, differentemente da come hanno scritto i “nuovi parenti acquisiti” del PD e del Sindaco;

3) Non infastidendo nessuno, il Sindaco Mangialardi, con questa abile mossa “pro domo sua” si lascia aperta una possibile strada per farsi eventualmente candidare al Parlamento alle prossime ed imminenti elezioni politiche nazionali, dal PD regionale, e forse acquisterà ulteriori opportunità di “grande leader”, visto che è riuscito a dividere, spaccare e ad imbonire una parte dell’opposizione, la quale tra l’altro non ha esitato neanche per un attimo nel sedersi al tavolo dei commensali per raccogliere qualche “briciola” e qualche medaglietta in più, senza tener conto che il PD e il Sindaco Mangialardi li hanno “usati” e ipotecato di fatto ogni possibile azione futura da parte di costoro sul futuro della sanità.

Noi, per correttezza, ancora una volta, desideriamo allegare la “mozione” del “Comitato a difesa dell’Ospedale e del diritto alla salute” in modo che possiate leggerla e valutarla attentamente rispetto a quel documento “vergognoso” che è stato votato, non all’unanimità, e che rappresenta una “non risposta” alla questione della sanità locale.

In tutto questo “bailamme di partiti e di liste civiche” che invadono l’opposizione, alcune delle quali con grande magia e abilità “inciuciano” con un PD e un Sindaco “confusi, spaventati e arrabbiati” più per gli avvisi di garanzia che per l’Ospedale, va dato atto e merito agli amici della Lega Nord che, tramite il loro Consigliere Capogruppo, Davide Da Ros, sempre pronto e in prima fila per difendere gli interessi della comunità che rappresenta, non ha “abboccato” ai trucchetti dei “furbetti” e non è caduto nella “ragnatela dell’inciucio”, votando CONTRO quell’inutile documento, che ha il merito, l’unico, di essere la “chiave” di equilibrio tra il PD locale e quello regionale, tra il governo regionale e quello locale. L’unico voto contrario è stato quello di Davide Da Ros della Lega Nord perché è l’unico che ha la “schiena dritta” e non si genuflette agli “inciuci e alle briciole”.

Facile oggi “sparare” sulla Lega Nord, accusandola di essere l’unica forza politica che non ha voluto “fare gruppo”, ma stiano pur sereni gli “incollati al potere” e altrettanto sereni gli “incollati alle briciole”, perché i cittadini non sono stupidi, tanto meno sciocchi, e al momento giusto sapranno valutare benissimo l’operato della Lega Nord e quello di coloro che hanno a cuore la comunità e il suo territorio rispetto a coloro che hanno preferito “accontentarsi delle briciole e degli inciuci”.

Sapete che cosa avrebbe dovuto fare un Consiglio comunale serio e veramente dalla parte dei cittadini? Votare SI a tutte le mozioni, che erano sul tavolo ed iscritte all’ordine del giorno della seduta, senza inventarsi un ulteriore ed inutile documento unitario, che poi unitario non lo è stato affatto. Ciò sarebbe stato un vero “segnale di forza” e di consapevole “presa di posizione” nei confronti dei vertici della Regione e dell’ASUR, ma così non è stato, purtroppo, e la prova che quello sterile documento approvato a maggioranza non servirà a nulla, l’avremo fra qualche mese quando tutti potranno vedere che nulla di serio sarà fatto; anzi, il progetto del PD regionale sulla sanità di Senigallia e del suo comprensorio, continuerà tranquillamente ad andare avanti, anche perché sia ASUR che Giunta regionale non avranno timore di una città e della sua valle visto che non si sono opposte energicamente alle “loro volontà”.

Il Sindaco, con la poca umiltà di sempre e con quella presunzione che da sempre lo contraddistingue, ha detto che “ci si rivedrà tra sei mesi per capire chi aveva ragione o torto”. Vero, ma gli consigliamo di usare questi sei mesi anche per riflettere sulle “vicissitudini giudiziarie” che lo vedono protagonista assoluto.

Chi ci legge potrà credere o meno a quanto abbiamo scritto, ma sull’argomento ci ritorneremo più volte in futuro, raccontandovi tutti i successivi passi, e tra un po’ di tempo saranno i cittadini a trarne le conclusioni, e i comunicati “strombazzanti” degli “inciucioni” che oggi scrivono la parola “vittoria”, serviranno per incartarci il pesce acquistato al mercato.

Il tempo sarà galantuomo. Lo sarà per l’alluvione, per il MEF, per la sanità/ospedale e per tante altre cosette “simpatiche” che presto faremo presente. Lo storico Plutarco, nella sua opera “Vite parallele”, racconta che Bruto, ossessionato dal senso di colpa per aver partecipato alla congiura che portò alla morte Giulio Cesare, il quale l’amava come un figlio, sognò un’entità che gli disse: “Sono il tuo cattivo demone. Bruto, ci rivedremo a Filippi”.

 

Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.

Commenti
Ci sono 3 commenti
henry
Dirty Rotten Imbeciles 2017-09-11 09:35:38
....bisogna fare i complimenti al Sindaco, perché è stato capace di trasformare qualcosa di "negativo" in qualcosa di "positivo" è riuscito a coinvolgere una gran parte dell'opposizione e la convinta a votare un "prodotto PD", spacciandolo per la soluzione a tutti i mali, mica male. Tra meno di un'anno il SIndaco prenderà il volo per la città eterna e cosa resterà di coloro che si sono schierati in questi 2 anni in suo favore ? Quando i fatti dimostreranno che, l'essere stati solidali con lui, non ha portato a nessun beneficio alla comunità, come lo giustificheranno al loro elettorato ? Sarò ripetitivo, ma l'idea di non vedere più sedute in consiglio comunale certe persone, mi fa sperare in un futuro più radioso per questa città che è stata violentata anche da chi, avrebbe dovuto difenderla.....
fra77 2017-09-11 11:24:19
Nell'articolo sta scritto""ma stiano pur sereni gli “incollati al potere” e altrettanto sereni gli “incollati alle briciole”, perché i cittadini non sono stupidi, tanto meno sciocchi, e al momento giusto sapranno valutare benissimo l’operato della Lega Nord e quello di coloro che hanno a cuore la comunità e il suo territorio rispetto a coloro che hanno preferito “accontentarsi delle briciole e degli inciuci”".
Quindi il Sig.Liverani ( tra l'altro non siede neanche in consiglio comunale ) e la lega nord sperano di mettere le mani sulla città xche i cittadini non sono stupidi.
Bene,ottimo! Proprio xche non sono stupidi non daranno il voto a certe opposizioni.
A chi spera che l'amministrazione PD venga spazzata via è un illuso.
Per togliere il PD da Senigallia non è bastata neanche un alluvione,che lo ha confermato a pieni voti.
Voi opposizione ve la siete fatti una domanda???
Finché non sarete credibili la gente ragionera molto semplicemente votando il meno peggio.
ilbianconiglio 2017-09-11 14:10:50
come no già mi immagino la vostra mozione fatta coi sogni quanto era produttiva.
A chiacchiere non vi batte nessuno.
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