Sarà senza dubbio necessario un esame autoptico per stabilire le cause della morte di una giovane toscana, che è deceduta all’ospedale di Senigallia dopo alcune ore di agonia: era giunta presso la struttura sanitaria nella notte di giovedì 24 agosto in condizioni molto critiche, dalle quali purtroppo non si è più ripresa.

La ragazza, una 30enne originaria di Sansepolcro (AR), che aveva vissuto anche a Città di Castello (PG) e Viterbo, si trovava a Senigallia come spesso faceva negli ultimi anni durante il periodo estivo: qui aveva infatti diversi amici e stava trascorrendo delle giornate di vacanza nella nostra cittadina, alla quale era ormai molto legata.

I medici dell’ospedale di Senigallia non si sono potuti pronunciare con certezza sulle cause che hanno scatenato il malore che, a distanza di ore, ha poi ucciso la trentenne: quella dell’assunzione di stupefacenti è solo un’ipotesi che potrebbe trovare riscontro dall’autopsia, ma a cui i suoi conoscenti non credono.

Attorno alla salma della giovane villeggiante si sono stretti gli amici con i quali stava trascorrendo i suoi giorni di vacanza e il padre, accorso a Senigallia da Città di Castello dopo che è stato rintracciato dalla Polizia, ma che non ha potuto far altro che assistere alle ultime ore di vita di sua figlia.