“Che succede presso il laboratorio analisi dell’ospedale di Senigallia?”
Rebecchini: "Il numero di prenotazioni accettate, rispetto al passato, è stato fortemente ridotto"
Da qualche tempo prenotarsi per le analisi del sangue, da effettuare presso il laboratorio dell’ Ospedale di Senigallia, presenta delle novità preoccupanti. La situazione, che mi è stata riferita da alcuni cittadini, ho potuto verificarla questa mattina.
Chiunque sia andato, per esempio, oggi 4 luglio, presso il laboratorio di analisi o presso una delle farmacie comunali per la prenotazione, si è subito accorto che il primo giorno utile di prenotazione certa è il 21 luglio. Tra 17 giorni!
Il numero di prenotazioni accettate, rispetto al passato, è stato fortemente ridotto e per tale motivo i giorni di prenotazioni si sono enormemente allungati. Leggendo poi l’avviso, che compare accanto alle macchinette di prenotazione, il cittadino si accorge che può recarsi al laboratorio anche senza prenotazione, dalle 8.30 alle 9.30, ma che in questo caso il numero degli utenti accettati sarà di 40 o “anche meno a seconda delle difficoltà operative”.
Come mai queste riduzioni? Come mai questi tempi lunghi? Come mai questi limiti che prima non esistevano? Come mai questa incertezza nel poter dare un servizio? È diminuito il personale? Devo dire che gli operatori del laboratorio analisi cittadino sono sempre estremamente gentili e disponibili a venire incontro ad ogni esigenza, ma la norma non può lasciare l’utente nell’incertezza, l’utente non deve confidare nel buon cuore e disponibilità dell’operatore, l’utente deve avere certezze.
Se si propone, come è attualmente, l’incertezza di poter eseguire un’analisi nei prossimi giorni , il cittadino sceglie il privato dove non ci sono limitazioni! Grave poi la svista di escludere tra le categorie protette, che possono presentarsi senza prenotazioni, i portatori di Handicap! Evitiamo di favorire le strutture private e togliamo questi limiti numerici che inducono i cittadini ad utilizzare i laboratori privati.
da Luigi Rebecchini
(capogruppo Unione Civica)
Perciò cari infartuati, compreso il sottoscritto, se non farete/mo a raggiungere Torrette, Jesi o Fabriano, ci aspetta la collina delle Grazie. Ma mi chiedo: Abbiamo un Sindaco che è anche presidente regionale Anci, un Dottor Volpini, consigliere regionale, possibile che di fronte ad una tale situazione se ne stiano zitti? Non basta vedere tutti i giorni, le morti di giovani ed anziani per infarto? A parte la nostra città che è la seconda per abitanti della provincia di Ancona ed in estate aumenta considerevolmente la popolazione, non sono motivi più che sufficenti per mantenere questa vera eccellenza composta da medici e paramedici ? Come diceva un vecchio imbonitore della tv negli anni 90, quando vendeva mobili piemontesi: "Provare per Credere" ma questo è riferito ai nostri politici locali:
Leonardo Maria Conti
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